
4-4-2: il 4° modulo di un Lecce camaleonte
Tanti cambiamenti tattici in pochi mesi per il Lecce
LECCE - E' un Lecce in versione camaleonte, quello della stagione 2015-16. Siamo appena a metà ottobre e i giallorossi si apprestano a scendere in campo con un 4° modulo, diverso rispetto a quelli provati con Asta.
4-2-3-1 - In riiro si era partiti con il 4-2-3-1. Schieramento praticamente obbligato, visto che per buona parte della preparazione precampionato Asta ha potuto lavorare con il solo Moscardelli come attaccante disponibile in organico.
Le 2 punte - Gli arrivi di Curiale e Diop hanno offerto maggiori alternative al tecnico siciliano, che ha pensato subito di valorizzare la coppia d'attacco Moscardelli-Curiale, con Surraco alle spalle come trequartista. Soluzione naufragata quasi subito, quella del 4-3-2-1, tramontata nella sfida casalinga con la Fidelis Andria e resa poi impraticabile dagli infortuni che hanno messo fuori gioco prima Curiale, alla 2° giornata, poi Moscardelli (3° turno).
Il tridente - E' stato un modulo provato da Asta in allenamento e proposto solo per qualche breve spezzone di gara, con aggiustamenti in corso d'opera. Il tecnico ha sperimentato una sorta di 4-3-3, con un tridente con Diop punto di riferimento centrale, supportato ai lati da Surraco e Doumbia (o Carrozza). Idea scartata quasi subito per mancanza di equilibrio tattico.
4-4-2 - E siamo al 4-4-2 di oggi con l'Ischia IsolaVerde. Il modulo più pragmatico, quello al quale ci si può adattare con maggiore velocità. Ma soprattutto, uno schieramento che può esaltare le caratteristiche dei calciatori in organico. In particolare di Surraco e Doumbia, che agiranno sulle corsie esterne. Può essere la soluzione vincente, ma come sempre il verdetto può arrivare solo dal campo.
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