
Braglia e la difesa a 3: con questo Lecce si può
3-4-3 e 3-5-2 i moduli del tecnico toscano
LECCE - Piero Braglia è stato chiarissimo nella conferenza stampa di presentazione: non ci saranno riivoluzioni a breve termine, i cambiamenti saranno graduali.
Uno dei punti di forza del credo tattico del tecnico toscano è comunque la difesa a 3. Il 3-4-3, o il 3-5-2, sono gli schieramenti preferiti da Braglia, a patto che in organico ci siano gli elementi giusti per proporre questo tipo di gioco.
E nel Lecce attuale proprio il 3-4-3 potrebbe essere il modulo ideale. Con il ritorno di Cosenza Braglia avrà a disposizione 3 centrali di grande affidabilità ed esperienza, come lo stesso Cosenza, Camisa e Freddi. Senza dimenticare Abruzzese, che non a caso Braglia intende rilanciare, vedendo nel difensore di Andria una valida alternativa, insieme al giovane Gigli.
Il cambiamento del Lecce potrebbe partire proprio da questa veste tattica. Anche perchè nell'attuale difesa a 4 hanno deluso soprattutto gli esterni (Lo Bue e Beduschi da una parte, Liviero e Legittimo dall'altra). Con il 3-4-3, o con il 3-5-2, il Lecce sarebbe più compatto in difesa e potrebbe disporre di un centrocampo più folto. Con un po' di tempo e tanta pazienza potrebbe essere la chiave per trovare equilibrio.
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