LECCE - Torna sui social per attaccare la classe arbitrale con un significativo “Grazie Abisso” finale al suo commento, il VicePresidente del Lecce Corrado Liguori che paragona e accomuna gli interventi di Bella-Kotchap su Camarda e di Cristante (Roma) ai danni di Karlstrom (Udinese), avvenuti entrambi nell'ultima giornata di campionato.

“Fallo copia-incolla, decisione arbitrale punizione e giallo per Cristante (a Roma). Grazie Abisso”, il laconico e amareggiato rilievo di Liguori.

Va però ricordato, indipendentemente dall'errore o meno dell'arbitro Abisso che sarà giudicato per questo, che un fallo “normale” a centrocampo non è suscettibile di revisione al monitor né viene valutato dalla Sala VAR, anche se fosse l'abbaglio più colossale del sistema solare.

Il campo di applicazione del protocollo VAR (se non si tratta di condotta violenta, di scambio di persona, di rosso diretto per altri motivi o di cambio di cartellino da rosso a giallo o da giallo a rosso) è soltanto in area di rigore, laddove avvengono avvenimenti che cambiano la gara.

Su tutto il resto sovraintende l'arbitro centrale, diversamente il monitor dovrebbe valutare anche tutti i falli e le rimesse laterali con le mani…, perché anche da lì può nascere un gol o un'azione pericolosa. Ma per questo calcio ci vorrebbe una partita di 180 minuti circa.

Con un pizzico di attenzione o la buona imbeccata di un tecnico Liguori avrebbe invece potuto accomunare il possibile errore di Abisso a quello evitato da Di Bello in Parma-Milan, quando viene richiamato al monitor per controllare la congruità del fallo di Ndiaye su Saelemaekers in piena area ma una volta visto e rivisto l'episodio decide di non smentire la sua decisione iniziale, confermando il calcio di rigore nonostante lo sfioramento del pallone di Ndiaye nella sua chiusura fallosa sul belga. Decisione finale calcio di rigore corretto, nello stesso sabato di Lecce-Verona…