LECCE - Al termine di questo Lecce-Udinese terminato 2-0 per i friulani ha parlato alla stampa il capitano del Lecce Alexis Blin. Ecco le sue parole.

Cambi di scelte - “Con D'Aversa, per cui porto massimo rispetto, ho dato tutto, come a questo tecnico. Con Gotti ho giocato di più, è vero, e ne sono contento, ma sono uno che cerca sempre di dare il suo contributo agli allenatori, anche nello spogliatoio”.

Dispiacere - “Volevamo fare una bella partita, non siamo riusciti non solo a vincerla ma neanche a pareggiarla. Il ritmo basso non ci ha aiutato, i gol sono nati da nostri errori e riprenderla è stato difficile contro un avversario che difendeva tutto dietro il pallone”.

Solo il lavoro come slogan - “Ogni giorno quando torno a casa voglio essere sereno con la mia famiglia, guardarmi allo specchio e dirmi che ho dato tutto. E' il mio unico segreto di questi anni incredibili a Lecce. Festeggiare dura poco, mi dico sempre, lavorare dura tanto. Nella mia mente funziona così”.

Speranze - “Ora vorrei soltanto regalare ai nostri tifosi 3 punti in queste partite, vincere almeno con l'Atalanta davanti alla nostra gente, farla felice”.

Momenti chiave - “Salernitana-Lecce, certamente, quella vittoria di sofferenza e caparbietà, ma anche Sassuolo-Lecce, dove abbiamo toccato con mano la salvezza come oramai vicinissima”.

Dedica - “Avrei voluto vincere con i nomi delle nostre mamme sulle spalle, per le nostre famiglie, per me che la mamma l'ho persa, come anche la nonna. E' stata comunque una serata speciale con il nome di mia mamma dietro. Non volevo tornare a casa sconfitto, avrei voluto vincerla per lei, ma le dedico la salvezza”.

Futuro - “Ho un anno di contratto, ma la mia persona non è importante. Se la società cresce, sta pensando al Centro Tecnico da fare, a nuovi arrivi, c'è tante cose che vengono prima del mio futuro. A me farebbe piacere, certamente, restare tanti anni a Lecce”.