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LECCE-CATANZARO 3-2 (dopo i rigori): la cronaca

I giallorossi sorridono in Coppa Italia

03.08.2015 13:14

LECCE - Il Lecce trova il 1° sorriso stagionale ai calci di rigore: battuto il Catanzaro 3-2, decisivo l'ultimo errore di Mancuso. Ma la qualfiicazione poteva risolversi già al 4' del 2° tempo supplementare, per il gol-fantasma realizzato da Vinetot e non visto dal direttore di gara e dal suo assistente numero 1 (Lacalamita di Bari).

Lecce in maschera - Il 1° Lecce di Asta è forzatamente sperimentale. Il tecnico schiera sulle corsie esterne i giovani Kalombo e Morello, scelte in pratica obbligate considerato che non ci sono alternative (Beduschi è squalificato, Mannini è andato k.o. alla vigilia nella rifinitura). D’Urso risponde con il collaudato 3-5-2, che comprende anche gli ex Scuffia ed Ingretolli (breve esperienza con la Primavera giallorossa).

Approccio veemente - Il Lecce parte subito forte. Al 5’ Moscardelli impegna subito Scuffia, con un colpo di testa deviato in angolo. Poi all’8’ è De Feudis a provare la conclusione, a seguito di una bella combinazione Moscardelli-Doumbia, ma è imprecisa. Il nuovo rinforzo per il centrocampo comunque convince subito, come del resto il giovane Gigli, che dimostra una buona personalità al suo debutto. La spinta del Lecce si esaurisce con il passare dei minuti, anche perché il caldo è asfissiante ed i carichi di lavoro si fanno sentire. Allo scadere del tempo, in ogni caso, Papini sfiora il bersaglio grosso con una gran botta dalla grande distanza che sfiora l'incrocio dei pali.

Benassi saracinesca - Nella ripresa il Lecce prova a spingere, ma nel finale è Benassi a salire in cattedra, salvando almeno in 2 occasioni, su cross basso di Calvarese (al 27') e su una botta da fuori di Mancuso (28'), deviata in angolo. Il risultato però non si schioda dallo 0-0 e si va ai supplementari. Al 14' della 1° frazione supplementare è ancora Benassi a chiudere lo specchio a Mancuso. Al minuto 110 Vinetot trova la zampata vincente: Ricci tenta un salvataggio disperato, ma il pallone aveva già varcato la linea bianca.

Rigori thrilling - Si va così ai calci di rigore. E per la strana legge non scritta delle partite decise dal dischetto alla fine la spunta sempre chi sbaglia per 1°. In questo caso il Lecce. Moscardelli inizia la serie sparando in Curva Nord un rigore frutto di molta stanchezza. Il Catanzaro passa sul 2-1, ma po fallisce 3 volte consecutive con Agnello, Orchi e Mancuso che tira fuori, mentre per il Lecce fanno centro Rosafio, Lepore ed Herrera (che riscatta così una prestazione incolore). Alla fine esultano gli uomini di Asta, che domenica prossima andranno a sfidare il Cesena nel secondo turno della Timp Cup.

TABELLINO

LECCE - CATANZARO 3-2 (dopo i calci di rigore). Tempi regolamentari e supplementari 0-0.

Sequenza dei rigori: Moscardelli (L) alto; Razzitti (C) gol; Rosafio (L) gol; Maita (C) gol; Lepore (L) gol; Agnello (C) palo; Herrera (L) gol; Orchi (C) parato; Abruzzese (L) traversa; Mancuso (C) fuori.

LECCE (4-2-3-1): Benassi; Kalombo, Vinetot, Gigli (Abruzzese dal 33' s.t.) Morello (Persano dal 14' s.t.);  De Feudis, Papini (Rosafio dal 25' s.t.); Lepore, Herrera, Doumbia; Moscardelli. (Bleve, Tundo, Monaco, Cicerello, Perucchini). Allenatore: Asta.

CATANZARO (3-5-2): Scuffia; D’Orsi (Sirigu dal 6' s.t.), Orchi, Ricci; Calvarese, Agnello, Giampà, Foresta, Squillace (Mancuso dal 22' s.t.); Razzitti, Ingretolli (Maita dal 25' s.t.). (Cannizzaro, Caselli, Barillari, Fulco, Caruso). Allenatore: D’Urso.

Arbitro: Mastrodonato di Molfetta (Lacalamita-Viola).

NOTE: spettatori 5345. Angoli 10-6 per il Lecce. Ammoniti Foresta e Calvarese.

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