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PALAIA ROMPE IL SILENZIO con parole infuocate: "Liverani, poveretto, deve crescere come uomo"

Le parole dello storico numero uno dello staff sanitario del Lecce in una intervista di "fuoco"

LECCE - Cinque mesi dopo l'addio al Lecce si "confessa" l'ex Responsabile dello Staff Sanitario del Lecce Giuseppe Palaia. Le sue parole sono durissime, tutte da leggere.

Le colpe dell'addio - "Non ci sono molte colpe da addebitare, la colpa è di un solo soggetto, dell'allenatore. Dopo trentanove anni di Lecce si è chiuso un rapporto in maniera traumatica. Non credevo Liverani potesse covare tutto quel che ha covato: ha riferito al nuovo DS Corvino di aver avuto con me un rapporto pessimo, ha sottolineato le mie presunte incapacità professionali e mi ha incolpato di aver rivoltato contro il suo lavoro i miei stessi fisioterapisti, quando per il recupero degli infortunati mi aveva imposto una figura indicata da lui e mentre i calciatori infortunati venivano mandati in un centro a Roma sempre su sua disposizione".

Infortuni muscolari - "Tutto questo ha creato diversi infortuni muscolari, che non sono infortuni da addebitare a un medico. Può essere il terreno di gioco, i carichi di lavoro impropri, la miscela dei carichi di lavoro impropri e di un recupero non ottimale. I medici curano, bene o male".

Problemi personali - "Anche lo scorso anno, nessuno se n'è accorto, qualche problemino importante l'ho avuto, l'ho superato, tutto questo mi ha dato ancora più tristezza. Qualcuno sapeva dei miei problemi che si sono aggiunti a queste tensioni, ma non è stato sufficiente... Il mio obiettivo mentre parlo non è nè Sticchi Damiani nè Corvino".

Liverani, giudizio disastroso - "Poveretto, lui è probabilmente fatto così, deve migliorare nella vita, sicuramente dovrà farlo. Quando un ragazzo di 44 anni, più piccolo di mio figlio di un anno, dice quel che ha detto Liverani di un medico di 75 anni, beh, è giusto che io possa sentirmi ferito".

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