PRONTERA, LA "MALEDIZIONE" LECCE CONTINUA: il fischietto di Ruffano ha deciso Cremonese-Lecce
E' la 3° volta che l'ex arbitro ruffanese decide una sfida del Lecce, ma per i giallorossi con scarsa fortuna
MILANO - Il Lecce resta indigesto ad Alessandro Prontera.
Il classe 1986, tricasino di nascita e ruffanese di adolescenza oltre che di genitori e parenti, “varista” della Sezione AIA di Bologna dove si è trasferito da tempo per completare brillantemente gli studi in Medicina e specializzarsi odontoiatra, è l'uomo che ha “chiamato” l'arbitro Mucera davanti al monitor della Sala VAR per il rigore che ha spezzato l'equilibrio di Cremonese-Lecce.
L'ex fischietto ruffanese è uscito presto dai quadri della CAN di Serie A e B dove proprio i guai procurati al Lecce gli hanno condizionato fortemente la carriera, con anche una lunga sospensione di 90 giorni dall'attività tecnica dopo un Roma-Lecce “infuocato”.
Ma è complessivamente e storicamente che a Prontera con il Lecce non ne è andata bene una.
Tutto era cominciato con il recupero “extra-large” in Lecce-Inter del 13 agosto 2022: l'arbitro bolognese d'adozione fa battere l'ultimo angolo e Dumfries di testa condanna il Lecce di Baroni a perdere 1 punto prezioso.
Il fattaccio allo stadio “Olimpico” il successivo 9 ottobre: il designatore Rocchi ci riprova, rimette Prontera in griglia in un Roma-Lecce e lui risponde con l'abbaglio del rosso diretto a Hjulmand che ammazza il Lecce nella culla, al 22°. Finirà 2-1 Roma, con l'inutile pari momentaneo di Strefezza e Prontera che ci mette del suo pure nel 2° tempo, rigore e gol decisivo di Dybala.
E siamo a Cremonese-Lecce: a Prontera è stato tolto oramai il fischietto, prematuramente è uscito dall'organico della CAN di A e B per limiti tecnici, ma ha superato il corso di abilitazione da “varista” e dunque si ritrova ancora a galleggiare tra A e B ma dietro al monitor. Sino all'episodio dello “Zini” di ieri, andato parecchio di traverso al Lecce.


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