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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

FROSINONE - Ecco anche per questo turno di campionato le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

GABRIEL - Ha imparato a farsi bello, anche, oltre che a essere utile. “Vola” con una parata sul mancino di Tribuzzi per invogliare i fotografi allo scatto plastico del sabato pomeriggio. Intervento importante, meno miracoloso di quanto sembra, molto ad effetto. Per il resto lo salva il palo. VOTO 6,5.

MAGGIO - Determinante nella rincorsa in classifica del Lecce. Con lui anche i detrattori di Meccariello e Lucioni hanno messo da parte il solito disco della “difesa scarsa”. La difesa non la fanno i singoli, la fanno i movimenti di tutti. E se ti passano dai lati… puoi avere anche Nesta e Cannavaro al centro ma prenderai sempre una barca di reti. Lui, Gallo e Bjorkengren sono gli artifici veri, tattici, di questa svolta. Della partita che dire? Perfetta. VOTO 7.5.

MECCARIELLO - Ora per i suoi detrattori sarà diventato forte. No, è semplicemente protetto meglio. Molti duelli vinti, pochissimi persi. Combattente. C'è da dire una sola cosa, che vale per lui e per Lucioni: l'attacco del Frosinone ci è sembrato davvero poca cosa. VOTO 7.

LUCIONI - La stessa gara di attenzione e lucidità del suo compagno centrale. VOTO 7.

GALLO - Partita da 8 rovinata, si fa per dire, da un solo episodio: si perde Tribuzzi che “spara” sul palo, per il resto è gigantesco. Sì, gigantesco. Gioca col radar acceso: velocità di pensiero e di azione, sa già dove sta per succedere qualcosa. E lui ci va. VOTO 7.5.

MAJER - Tornato sui livelli di un tempo, unisce lo spirito da gladiatore a risorse tecniche che stanno tornando in luce. VOTO 7.5.

NIKOLOV - Entra “caldo”, agonistico, bravo nelle chiusure difensive in raddoppio sui compagni che stanno proteggendo il risultato dietro. Va vicino al gol, lo meriterebbe. VOTO 6.5.

TACHTSIDIS - Anche se con il suo passo, qualcosa in meno del ritmo degli altri ventuno in campo, ma ti lascia incantato: “dipinge” calcio, offre assist bellissimi, a Coda e Rodriguez Delgado. Calciatore fondamentale per questo finale di campionato e per lui anche di esperienza in giallorosso. Ha dimostrato di saperlo approcciare da professionista vero. VOTO 8.

BJORKENGREN - Visibilmente frenato da qualche guaio fisico ma indispensabile, assolutamente la chiave tattica assieme ai due esterni bassi di Corini. E' lui il “bilanciere" del Lecce: mentre tutti corrono davanti per soddisfare l'ego offensivista del tecnico lui fa la legna dietro. Ora ha smesso anche di fare il timido e mostra tutto il suo agonismo. Giocatore che ci delizia per la sua utilità. Insostituibile. VOTO 7.5.

HENDERSON - Non ha le capacità tecniche di Mancosu, soprattutto negli ultimi sedici metri, l'efficacia al tiro è modesta, probabilmente non ha neanche il suo livello geometrico ma sta crescendo nel ruolo, settimana dopo settimana. In più del capitano ci mette corsa e presenza in tutte le zone del campo: trequartista moderno. VOTO 6.5.

MANCOSU - Da capitano e trascinatore a gregario è un attimo, ma lui sa stare al suo posto, sa dare l'esempio. Entra a proteggere i suoi bambini dal finale di partita in mezzo alla foresta tra i lupi cattivi, e lo fa bene. Si vede lontano un miglio che non è al massimo della forma. VOTO 6.

CODA - Un assassino, un serial killer, un omicida vero. Quando lo stai maledicendo per un “rigorino" non troppo angolato lui prende un pallone e segna un gol alla Milito, col coltello nei denti, pronto a uccidere, rabbioso. Sì, alla Milito. Sfracella la difesa del Frosinone in due azioni, e lo fa con una gamba e mezza a disposizione, anche lui un po' provato dalle ultime fatiche fisiche. Devastante, principesco: “el Principe". VOTO 9.

STEPINSKI - Qualche manciata di minuti per partecipare alla festa e prendere coraggio. Servirà anche lui. S.V.

PETTINARI - Utile, utilissimo. Arriva “sgonfio" ad un paio di conclusioni in porta perchè ha il bel difetto di iniziare lui stesso le azioni offensive: lui fa lo strappa-palloni, lui lo difende, lui si allarga, lui detta l'assist, lui s'accentra, lui riceve e quando arriva al tiro ci può stare che lo faccia meno lucido di altri. VOTO 7.

RODRIGUEZ DELGADO - Regala un gol da predestinato, correndo cinquanta metri con il pallone e con Brighenti attaccato al pantaloncino, senza scomporsi, senza pensieri, senza preoccuparsi mai. Talento totale. VOTO 8.

CORINI - Ha cambiato il suo Lecce insipido (con Maggio, con Gallo, con Hjulmand, con Bjorkengren, con Henderson, con Pettinari) ed ha dimostrato che gli intelligenti cambiano, sanno cambiare, sanno sistemare le cose. E sei undicesimi titolari stabilmente diversi dal Lecce di due mesi fa non ci sembrano poco. Evidentemente anche chi ha criticato, dunque, l'ha fatto per amore e davanti ad evidenti problematiche emerse nel tempo. Si tratta di essere oggettivi e intellettualmente puliti, come cerchiamo di essere noi: se prima il suo Lecce faceva sbadigliare, addormentare, era una lagna mortale, oggi, così come abbiamo titolato ieri, produce orgasmi per tutti. Merito suo. Bravo. VOTO 8.

Commenti

STICCHI DAMIANI SU SOLOLECCE.IT: "abbiamo cambiato passo. Voglio parlarvi di CODA e TACHTSIDIS..."
3 GIORNI DI RELAX per tutti, poi si riparte. GUAIO DIFFIDATI, ora sono 5!