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CAMARDA, LA MATURITA' DEL PREDESTINATO: "qui per sudarmi tutto e fare grande il Lecce"

Le parole del nuovo attaccante giallorosso arrivato dal Milan: l'intervista

LECCE - 1° giornata da giallorosso in Sala Stampa per Francesco Camarda, il nuovo attaccante del Lecce classe 2008, arrivato dal Milan in prestito con diritto di riscatto della proprietà in favore del Lecce a 3 milioni di Euro e diritto di controriscatto finale dei rossoneri a 4 milioni di Euro. In mezzo anche dei ricchi gettoni in migliaia di Euro per il Lecce per la valorizzazione del “baby”, in termini di presenze e reti.

Oggi intanto si è misurato con la sua 1° Sala Stampa giallorossa. Ecco l'intervista, qui in questa ampia sintesi scritta, sotto nella versione video completa realizzata in Sala Stampa.

Idee chiare - “Sono un attaccante d'area, un numero 9, l'area è il mio pane. Mi viene facile fare dei movimenti e cercare di staccarmi dall'uomo. Fuori dall'area devo crescere, devo ancora migliorare tanto. Sono abbastanza veloce e fisico, ma è chiaro che alla mia età c'è da crescere”.

Bottino di gol - “Me lo tengo per me. Ho un obiettivo, se lo raggiungerò o no lo dirò con onestà”.

Sensazioni di fiducia - “Voglio dare il massimo, sfruttare tutte le occasioni che questo Lecce mi vuol dare. Darò il massimo per compagni e tifosi. Lecce è calorosa, come squadra dobbiamo dare tutto. Il futuro poi dipende dal presente, devo concentrarmi sulla salvezza del Lecce, poi si penserà al Milan”.

Grandi numeri da “Primavera” - “Non mi concentro sulle statistiche passate, che comunque sono di squadra e merito di tutti. L'attaccante ha bisogno della squadra. Non sento comunque la pressione della Serie A, sono sempre lo stesso ovunque mi sono confrontato”.

Conoscenza - “Ho conosciuto il mister e il gruppo, sto instaurando un bel rapporto. Col tempo diventeremo tutti più stretti. Al numero di maglia penserò a fine ritiro. Ai tifosi chiedo calore, quest'anno darò il massimo e voglio vederli felici”.

Scelta - “Sono stati decisivi i miei genitori, ovviamente, la loro parola ha valore inestimabile. Poi il mio Procuratore. Insieme abbiamo scelto Lecce per la fiducia che abbiamo percepito. Mi sono sentito voluto”.

Il ricordo del gol annullato in Champions League - “Quella serata con il Bruges è stata indimenticabile. A parole è impossibile descrivere l'emozione. Quel gol annullato è stato un dispiacere, ma anche una spinta in più per arrivarci prima o poi”.

Considerazione del progetto Lecce - “Questo è un posto dove ti fanno mettere in luce, danno ai giovani la possibilità di mettersi in mostra. Devo stare sereno, tranquillo e lavorare, Lecce mi darà sicuramente le opportunità che voglio, Corvino me ne ha parlato a lungo”.

18enne durante il campionato - “Regalo da maggiorenne? Fare 2 gol a cavallo di quella settimana, prima e dopo”.

Krstovic come compagno di reparto - “Con lui voglio instaurare lo stesso rapporto che avrò con tutti. Sono un ragazzo umile, lo vedranno i compagni”.

A Lecce coi genitori - “Hanno fatto sempre enormi sacrifici per seguirmi, quando hanno saputo del Lecce mi hanno chiesto se ero favorevole alla loro presenza, ho detto ovviamente ‘sì’ e certamente mi saranno di supporto. Ho voglia di fare il meglio anche per loro. C'è da sudare la maglia sino all'ultimo, stare dietro a elementi come Baschirotto e Gaspar già in allenamento sarà motivo di crescita. Ma sono pronto, ho lavorato dietro a Gabbia, a Tomori, gente tosta del Milan”.

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