LECCE - Giorni importanti in casa Lecce dove si sono presentati tanti dei nuovi arrivati nel gruppo di Di Francesco e altri si presenteranno durante la sosta al popolo giallorosso.

E' stato anche il turno di Riccardo Sottil, arrivato in prestito secco ma oneroso (il Lecce partecipa a parte dell'ingaggio del giocatore): ecco le prime parole giallorosse dell'esterno sinistro classe 1999 di proprietà della Fiorentina, qui in questa sintesi ampia, sotto nella intervista video realizzata in Sala Stampa.

Importante snodo della carriera - “Per me ma non conta, conta per il Lecce. Sarà un anno tosto perché ogni anno il livello fisico e di qualità si alza, per tutti, in testa e in coda alla classifica. Per me l'obiettivo salvezza non è un problema, ci arrivo con grande fame, voglia di rivalsa”.

Mercato “lampo” - “Per me è stata una estate particolare, quando ho visto che c'era da venire a Lecce a fare un anno da protagonista non ho valutato altro, non ho dubitato mai di accettare. A 19 anni a Firenze avevo conosciuto Corvino, lui mi ha portato in prima squadra. E' tempo di restituirgli quella fiducia”.

Esperienze con Di Francesco a Cagliari - “Un tecnico preparatissimo, che arrivava dalla SemiFinale di Champions League con la Roma, che vuole far giocare le sue squadre, che ha idee chiare e dirette. L'ho ritrovato sempre lo stesso, con idee apprezzabili. Un esterno d'attacco si può davvero esaltare con lui”.

Posizione - “Ho sempre giocato a piede invertito, quello è il mio ruolo naturale. Ci sono circostanze in cui ho giocato anche a destra, non ho problemi a mettermi a disposizione dove capita, ma il mio ruolo ideale resta quello di esterno sinistro. In emergenza è giusto giocare dove c'è bisogno, dall'altra parte o in attacco davanti alla porta”.

Milan - “E' una esperienza del passato, particolare, sono stati 6 mesi belli, anche giocando poco, positivi. In società del genere impari sempre e impari tanto”.