LECCE - Si parte.

Domani alle 18.30 a “Marassi” inizia la stagione del Lecce, la 20° in A e la 4° in A di fila. Alla vigilia ha parlato il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco.

Ecco tutti i temi che ha trattato coi giornalisti, qui in questa sintesi molto ampia, sotto nella versione video integrale dell'intervista per i nostri lettori interessati ad ascoltarla.

Siebert - “E' arrivato oggi, difficile valutarlo per domani. Ha una ottima struttura, veloce, viene da un calcio diverso deve assimilare delle situazioni ma è un calciatore su cui puntiamo molto. Voi l'avete saputo all'ultimo ma noi lo seguivamo da tempo, è una scelta coordinata con i direttori”.

Debutto - “Dobbiamo essere seri, ordinati, organizzati, è necessario interpretare la gara di domani che sarà difficile per ambiente e avversario. Hanno identità, interpreti diversi, hanno cambiato un po' il modo di costruire in zona alta ma restano le loro qualità. Servirà spirito di battaglia”.

Convivere con le emergenze - “Abbiamo le idee chiare, anche se tutti vorremmo che il mercato finisse prima dell'inizio di un campionato per essere più certi di quelli che siamo. Ma non servono gli alibi, abbiamo 16 giocatori da schierare e dobbiamo fare il massimo domani con quelli che abbiamo. Secondo me possiamo giocarcela anche a Genova, questo è il messaggio che devo dare anche alla squadra”.

Formazione - “Ho diciamo 3 dubbi, più in generale ho delle certezze in poche zone, nei 2 centrali e in Camarda che giocherà davanti. Alternative a Camarda adesso sarebbero esterni utilizzabili come ‘falso 9’, Sottil, Banda, mi sto scervellando su questo. Un'altra soluzione è qualche centrocampista più predisposto all'offensività. Certe fortune possono diventare fortune: a Napoli scoprirono Mertens attaccante per necessità per i problemi fisici di Higuain e Milik, e così un esterno si ritrovò attaccante, e che attaccante”…

Caratteristiche - “Voglio un Lecce ordinato, aggressivo quando serve e ricompattato quando serve. Vorrei fare uno step ulteriore e ci stiamo lavorando dal punto di vista della qualità del gioco”.

Pierotti - “Con il Fasano l'ho schierato terzino, un po' per tappare un buco e fargli fare minutaggio e un po' perché è un giocatore che può fare questo ruolo. Lui a differenza di Banda e Konan N'Dri ha struttura per difendere”.