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CORVINO SI PRENDE LA SCENA: "mercato finito o quasi, non prenderemo elementi fuori portata, a quel punto restiamo questi"

Le parole del DS del Lecce in conferenza stampa oggi: primi bilanci della sessione estiva di mercato

22.08.2025 13:47

LECCE - E' praticamente un bilancio di chiusura (o quasi…) del mercato estivo.

Tira le somme del mercato estivo in entrata e in uscita il DS del Lecce Pantaleo Corvino che oggi ha tenuto una conferenza stampa a poche ore dal debutto ufficiale dei giallorossi in campionato domani a “Marassi” alle 18.30 in casa del Genoa.

Ecco tutti i temi toccati dal DS con i giornalisti, qui in questa sintesi molto ampia, sotto nella versione video integrale della conferenza stampa di oggi allo stadio.

Lunga premessa - “Voglio esprimere dei concetti. Quando arrivai ci siamo dati l'obiettivo di diventare un modello di continuità, un concetto che a Lecce si era un po' perso. Ci si auspicava di essere almeno un modello Empoli. Dopo 5 anni c'è il Lecce in A come la ‘Primavera’, con uno Scudetto in bacheca. Come tutti i modelli e come l'Empoli c'è anche la retrocessione, tanto che l'Empoli è in B addirittura in entrambi i campionati. Ci sono alti e bassi, ma resta tutto il resto, la società e il DS e l'organizzazione, anche quando il risultato non arriva. Quel che conta è il modello solido, un calcio senza debiti e sostenibile. Il problema è chi al mattino si alza per dare addosso a Corvino e Trinchera, falsi protagonisti che vogliono dare addosso a quelli veri. Aspettano il giorno che piove e siccome certamente arriverà prima o poi faranno festa, saranno contenti”.

Problematiche di partenza nel mercato estivo - “In questo ciclo avevamo diversi giocatori che ci avevano chiesto di migliorarsi, di cambiare, abbiamo cercato di fare comunque bene sul mercato, ringiovanendo la rosa. Se non riusciamo ad intervenire su certi ruoli è perché non ci riusciamo a livello strutturale, non ci è possibile farlo e non possiamo seguire i parametri economici delle altre. Fare meglio di come stiamo in alcuni ruoli cardine non ci è possibile a meno ché non facciamo debiti, e noi non ne possiamo fare”.

Bilancio - “Abbiamo fatto 15 cessioni tra prima squadra e settore giovanile, 6 e 9 per l'esattezza. Manca una settimana e abbiamo ancora altre idee su cosa fare sino alla fine”.

Analisi per reparto - “In porta non è andato via nessuno. In difesa Baschirotto è voluto andare via, Guilbert è stato una scelta societaria perché volevamo ringiovanire la rosa, poi Sala è andato via a fine prestito. Ne sono arrivati 4, Perez, Siebert, Kouassi e Ndaba. Alcuni sono giovani e altri anche nazionali. A centrocampo siamo strutturati e predisposti, anche abbondanti per cui c'è ancora qualcuno sul mercato, ma non ci saranno arrivi perché per sostituire questi elementi bisognerebbe andare su parametri troppo alti per noi. Ovviamente in caso di buona occasione noi siamo sempre qui vigili. C'è Sala per esempio, dalla Spagna, è una trattativa che non smentisco. Se non arriva lui magari arriverà un altro”.

Attacco - “In avanti stiamo cercando il sostituto di Krstovic ma sugli esterni abbiamo 8 reti come statistiche di partenza, difficile dire che ci manca qualità. Poi mi si dice ci sono oltre 20mila abbonati, compra, ma con 4 milioni di Euro di abbonamenti cosa compro. Io devo essere realista, con più soldi potrei comprare di più, con questi soldi compro quel che posso con realismo”.

Ricerca della punta - “Non possiamo permetterci di avere Krstovic in casa e prenderne già un altro. Avessimo agito prima della cessione avremmo messo in difficoltà il club con il rischio che Krstovic sarebbe potuto rimanere. Avere 3 attaccanti del genere sarebbe stato un danno economico. Siebert l'avremmo chiuso 2 mesi fa ma ci serviva equilibrio finanziario, la cessione di Krstovic ci ha permesso di togliere gli indugi. Tutto in silenzio, altrimenti si sarebbero potuto muovere gli altri. L'attaccante pure contiamo di farlo, se lo faremo, in anticipo su altre società, altrimenti andiamo fuori dai nostri parametri”.

Parametri economici - “Pensare di fare di più di quel che facciamo non è realistico, anche se entrano incassi dalle cessioni, dagli abbonamenti, dai diritti tv, dalla vendita delle magliette, non possiamo mica fare di più. Sono stati fatti degli incassi fondamentali per pagare i debiti, mettere in equilibrio vecchie situazioni debitorie, poi il club è cresciuto nel resto, nelle attrezzature, nelle strutture, paga i dipendenti e i calciatori con puntualità”.

E' rimasto qualche deluso? - “Tra chi ci aveva chiesto di andare via c'è anche chi è rimasto, ma offerte non ne sono arrivate. In previsione che qualcuno possa ancora avere qualche offerta stiamo cercando di prevenire le uscite. Abbiamo fatto il nome di Sala ma abbiamo preso anche un 2006, una punta centrale, che per me è preso sul solco delle operazioni Nastasic e Vlahovic alla Fiorentina. Si chiama Milos Jovic, ed è una punta centrale”.

Esperienza davanti - “Cerri? Cutrone? Belotti? Non confermo e non smentisco”.

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