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L'intervista. ORA CORVINO SE LA GODE: "fatto un gran lavoro, c'è da essere fieri". Tutta l'analisi del mercato

Il DS fa l'analisi del mercato giallorosso: dalle scelte in entrata a quelle in uscita

LECCE - E' uno scatenato Pantaleo Corvino, quello che si presenta in Sala Stampa a mercato finito per fare il punto sull'arrivo oltre che di Stepinski, presentato dal DS proprio oggi (CLICCA QUI PER LA PRESENTAZIONE), anche su tutti gli altri acquisti del mercato, su cui il Responsabile dell'Area Tecnica giallorosso si è intrattenuto a lungo con i giornalisti. Ecco i temi che sono emersi da questa intervista.

Stepinski - "Acquisto che mi rende orgoglioso. Parliamo di un attaccante di Serie A, dove in squadre comunque non blasonate ha segnato con una media di un gol ogni cinque partite, un lusso per la B. Mi rendo conto del lavoro che abbiamo fatto, è stato straordinario per portare uno come lui a Lecce. C'è da essere fieri".

Fatto il massimo - "E' stato fatto il massimo, il mio unico pensiero era spremermi tutti i giorni e l'ho fatto. So bene che non si può fare tutto in un mercato, ma sono un ambizioso, lavoro anche sul lungo termine...".

La difesa - "Abbiamo esterni di qualità, Adjapong e Zuta, calciatori di lotta. Di Dermaku non ne parliamo neanche, viene dalla A dove ha giocato titolare già le prime due giornate dopo un anno di alternanza da centrale con gli altri titolari. Ha ricevuto il premio di migliore in campo nella sua ultima apparizione in A, poi è venuto a firmare da noi e mi ha detto che lo faceva perchè credeva nel nostro progetto".

Portieri e attaccanti abbondanti - "Non è un problema questa abbondanza. Al centro davanti Corini ha l'imbarazzo della scelta. Tutti vorrebbero mettere un tecnico in queste condizioni. Idem tra i pali, dove tenere uno come Vigorito è un altro lusso".

Crescita societaria - "Il Lecce non sarà un albergo a stagione. Servono tempi e condizioni, ma la strada è quella della crescita societaria. Ci sono operazioni che non abbiamo finto perchè non si sono messe come volevamo, altrimenti in prestito o con altre modalità ci sarebbe stato modo senza problemi. Anche in chiave cessioni puntiamo su chi ci crede, gli altri è giusto che vadano via".

Big - "Abbiamo cercato di accontentare tutti, ma nei limiti del possibile. Non possiamo prendere in considerazione offerte senza nè tempi nè modi giusti nè concretezza economica. Ci sono arrivate offerte negli ultimi tre giorni e pure a mercato finito, altre che arrivavano al massimo a un milione e mezzo di Euro. La nostra risposta negativa è stata netta".

Settore giovanile - "Le società di calcio sono aziende, le risorse arrivano dal vivaio. Ho un obiettivo, tornare ad un settore giovanile come quello che ho lasciato. Ho salutato anni fa con un Lecce-Parma in cui c'erano in campo sei prodotti del vivaio e con un Lecce-Juventus giovanile con 15mila sugli spalti a spingere i ragazzi di Rizzo alla vittoria. Non sarà facile, non vi aspettate tutto subito. Anche perchè siamo anche senza strutture. Però non mi sta bene vedere la mia Under 17 prendere cinque reti a Roma con un avversario in dieci mezza partita (CLICCA QUI SE VUOI RILEGGERE LA CRONACA): si passa anche dai risultati, devono arrivare pure quelli".

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