News

LE VERITA' DI MICCOLI: "non sono un mercenario, ho anche rinunciato all'ingaggio"

"Questo è il mio ultimo anno da calciatore"

LECCE - L'ex numero 10 giallorosso Fabrizio Miccoli ha presenziato, come partner ufficiale, alla presentazione della Salento Women Soccer, la formazione di calcio femminile giallorossa quest'anno ancora in Serie B Nazionale. Con lui abbiamo lungamente parlato in questa intervista, tutta da leggere.

Calcio femminile - "Tutto è nato durante i play out dello scorso anno, quando le ragazze si sono giocate un campionato intero in una sfida secca a Trani: sono rimasto colpito dalla voglia e dalla passione che ci mettevano durante gli allenamenti, magari dopo una giornata di lavoro o di studio. Io alla vigilia dell'ultima partita ho chiesto di mantenere la categoria, in modo da fare qualcosa di grande insieme l'anno dopo, dunque eccomi qua, ho mantenuto la parola. Da maggio, quando tornerò da Malta, potrò lavorare ancora meglio anche per loro".

Scuola calcio - "Quest'anno ci sono molte novità nella mia scuola calcio. Siamo affiliati con la Roma, con l'impegno di Bruno Conti e Walter Sabatini. A San Donato di Lecce oramai abbiamo creato un grande centro sportivo, vogliamo fare le cose sempre meglio. Mi piacerebbe offrire ai giovani salentini opportunità importanti nel calcio e qualcosa si sta già muovendo: a dicembre alcuni ragazzi andranno a Roma per iniziare un nuovo percorso in una realtà così grossa, internazionale, come la Roma".

Lecce addio - "Ho scelto di andare via da Lecce in silenzio. Ci tengo però a precisare che se non ho giocato lo scorso anno è stato solo per scelta tecnica, non per problemi fisici. Se ne avessi avuto non sarei stato pronto a luglio con il Birkirkara a segnare anche contro il West Ham in Europa League. Avevo deciso di smettere, poi mi ha telefonato Tedesco, mio amico fraterno dai tempi di Perugia, mio figlio mi ha chiesto di giocare un altro anno e mi ha convinto. A Malta gioco con il sorriso sulle labbra, quest'anno possiamo vincere il campionato. Alla fine della mia esperienza leccese mi sono preso le mie responsabilità, quando sono andato in sede abbiamo diviso le colpe, tra società, staff tecnico e calciatori. A quel punto ho deciso di fare una scelta personale, senza pubblicizzarla, una scelta di rispetto: ho lasciato il mio ingaggio, senza restare ancora".

Calcio maltese - "Non è vero che è di basso livello, lo testimoniano i risultati internazionali. Ci sono grandi investimenti, presidenti che vogliono fare calcio e un livello almeno pari alla nostra Serie B. Per noi calciatori è tutto più semplice: qui se vai a Termoli a venderti la barca non ti danno già per trasferito, come a Lecce...".

Tesoro - "Non sono un mercenario, quel che provo per il Lecce è indiscutibile. Quando ho scelto di scendere di categoria ho rifiutato Livorno e Atalanta in A, che mi chiamavano tutti i giorni. Ho ascoltato il mio cuore e ho scelto Lecce. Quel che ho provato con il 1° gol con il Prato, con la corsa sotto la Nord, rimarrà custodito nel mio cuore, non ho bisogno di spiegarlo, va oltre i soldi e le categorie che ho giocato. Quando sono venuto a Lecce non l'ho fatto per leccare il culo a qualcuno, ma solo perchè lo sentivo dentro".

Ritorno da tifoso - "Quando finirà questo campionato smetterò con il calcio e verrò a Lecce da tifoso, in mezzo a quelli veri, in Curva Nord, dove ho tanti amici. Tanti di loro mi avevano detto di non venire al Lecce, per il mio bene, ma non li ho ascoltati: avevano ragione, per certi versi, ma non avrei mai realizzato il mio sogno".

Commenti

Ciro e Michele, per noi sono ancora vivi
STICCHI DAMIANI a SoloLecce.it: "gioia che vale doppio"