CALIMERA - Una famiglia distrutta, tutti i sogni di un bambino distrutti, un orrore senza fine.

Una 36enne di Calimera, ritrovata poi cadavere a Torre dell'Orso (Melendugno) da un sub che si trovava nella zona, ha sgozzato il figlioletto di 9 anni sino a soffocarlo, sino a fargli perdere il respiro, per poi vagare senza meta dal suo paese sino al litorale e togliersi la vita.

E' la macabra doppia scoperta delle forze dell'ordine che in casa hanno trovato il figlioletto della donna, orrendamente ucciso.

Il piccolo Elia ieri non era stato accompagnato neanche a scuola, dettaglio che aveva insospettito il padre e i parenti della coppia, che già dopo l'ora di pranzo si erano messi alla ricerca della donna, che veniva da lunghi anni di depressione e cure.

Poi la scoperta di un sub impegnato in una immersione nelle acque di Torre dell'Orso: a poche centinaia di metri dalla riva il corpo senza vita della donna, a pelo dell'acqua a galleggiare tra le onde.

Subito l'intervento della Capitaneria di Porto di Otranto, il recupero del cadavere, l'identificazione tramite alcuni tatuaggi che aveva la ragazza e la corsa disperata a casa con il pensiero di tutti per il piccolo Elia: un pensiero angosciante, di parenti e forze dell'ordine in viaggio a tutta velocità verso Via Montinari, a Calimera, la casa della famiglia. E la scoperta: il piccolo Elia, 9 anni, ucciso dalla depressione e dalla fragilità emotiva della madre, soffocato e strangolato.