+++ SU SOLOLECCE.IT. ROCCHI AGLI ARBITRI CAN IN RIUNIONE: la lettura del rigore concesso e revocato alla Fiorentina +++
Le parole del designatore agli arbitri della Commissione Arbitri Nazionale
ROMA - La “squadra” di Rocchi della Sezione AIA di Firenze ha deciso: la commissione degli Organi Tecnici della CAN maggiore (Rocchi stesso, Ciampi, Di Liberatore, Gervasoni, Tommasi e Tonolini) ha valutatato, rivalutato e vivisezionato l'episodio chiave che ha spostato definitivamente gli equilibri di Fiorentina-Lecce.
Risultato finale? Il “team” arbitrale è stato promosso a pieni voti per il suo operato complessivo.
Niente calcio di rigore su Ranieri, “troppo poco uno sfiorarsi probabile anche tra Pierotti e Ranieri, un allacciarsi veloce tra i corpi che l'arbitro centrale Rapuano in campo vede più grande di quel che è, legittimamente, ma che davanti al monitor viene fuori per tutto quel che invece è, ossia troppo poco per un calcio di rigore”.
Rocchi l'ha comunicato ai suoi arbitri in organico, promuovendo pienamente il salvifico intervento di Massa a richiamare Rapuano, ma non condannando neppure l'arbitro di Rimini per la sua decisione di campo che è comunque frutto di una “valutazione ingigantita e momentanea dell'evento immediatamente corretta davanti alla tv”, almeno secondo Rocchi stesso.
Il designatore ha invece sollecitato i suoi arbitri ad un maggiore rigore e controllo sui capitani delle squadre e sull'eccesso delle loro proteste, condannando in maniera netta da una parte la pressione psicologica di dirigenti e panchinari della Fiorentina che hanno avvicinato troppo Rapuano davanti al monitor, dall'altra censurando ugualmente l'atteggiamento dello stesso Ranieri, ritenuto dai vertici arbitrali “inaccettabile”.
“La fascia di capitano”, ha detto Rocchi ai suoi nell'ultima riunione operativa, “non è una esenzione a fare qualunque cosa: anche dopo il provvedimento disciplinare del cartellino giallo il protrarsi di atteggiamenti inaccettabili e lo sbraitare in direzione di Rapuano potevano accompagnarsi anche al rosso che soltanto per un pizzico di eccessivo buon senso lo stesso fischietto romagnolo non ha tirato fuori, ma che c'era tutto”.


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