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CORINI SPINGE PER RIPROVARCI: "annata di conoscenza, ci confronteremo per decidere il futuro"

Parla di "anno di conoscenza", il tecnico del Lecce, tra i responsabili principali della mancata promozione in A

LECCE - Al termine di questo Lecce-Venezia amarissimo ha parlato con i giornalisti il tecnico del Lecce Eugenio Corini. Ecco le sue parole.

Dolore grande - “Ho dentro un forte dolore, davvero grande. Meritavamo di passare nei 180 minuti, i ragazzi hanno messo intensità, ritmo, qualità. Lo proviamo tutti, i tifosi, la società, noi. Il calcio è crudele, non dà sempre quello che meriti”.

Abbracci - “Negli spogliatoi ho abbracciato tutti a uno a uno, sono fiero del loro impegno, della dedizione del gruppo. Meritavamo ampiamente di passare il turno. Ho abbracciato calorosamente Mancosu, ama il Lecce e lo sente sulla pelle. E' un uomo con una fibra e una tempra incredibile, qualità che gli riconosce la vita e il suo allenatore: ogni allenatore si sceglie i soldati e io uno come Mancosu lo sceglierei sempre, come l'ho scelto per calciare il rigore. Ha recuperato da un tumore, ci voleva essere, ci è stato, ha dato tutto. I grandi uomini si prendono le responsabilità e lui è un grande uomo”.

Stagione maledetta - “E' stata una stagione complicata, per tante vicissitudini. L'andata è stata discreta, abbiamo perso colpi tra dicembre e gennaio ma ci siamo riequilibrati bene dopo il calciomercato invernale. Avevamo il sogno vicino e l'abbiamo percepito. Le gare con Cittadella e Monza sarebbero state da vincere, ma un pizzico di fortuna nel momento decisivo non ci ha accompagnato. Quella fortuna che caratterizza anche le grandi imprese”.

Momenti - “Abbiamo visto sfumare quella possibilità così concreta e abbiamo subito un contraccolpo psicologico. Col Venezia ho visto voglia di uscirne fuori, la capacità di dare due o tre reti di scarto a questo avversario, ma non è andata bene”.

Voglia di ricominciare - “Ho le mie valutazioni da fare e le sottoporrò alla società, c'è un rapporto schietto e sincero. C'è dentro i risultati che abbiamo ottenuto tanto lavoro, abbiamo messo tanti giovani in un progetto che stava raggiungendo qualcosa di straordinario. Sono orgoglioso di essere l'allenatore del Lecce. Insieme si può andare ancora più forti, questa è stata una annata di conoscenza reciproca e si può certamente fare meglio. Io ho voglia di ripartire, ma è necessario e doveroso un passaggio con la società, per sentire anche le loro aspettative, le loro riflessioni”.

Futuro tecnico - “Da quali elementi ripartire? E' difficile valutare questa sera, lasciatemi il dolore di una sconfitta per cui ho dentro tanto dispiacere. Ci sarà questo confronto, come ho detto. La società avrà le sue linee guida, io le ascolterò. Insieme abbiamo superato tante problematiche, eravamo a pochi metri dal sogno. Non so cosa è mancato, valuteremo da domani, questa sera dateci almeno la possibilità di restare con questo dolore. Dal dolore comunque possono rinascere anche grandi ripartenze".

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