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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

GENOVA - Anche per questo debutto di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - 1 parata, ma pesantissima, su un pallone che si stava infilando all'angolino dopo l'unico “liberi tutti” improvviso della partita che era scattato nella difesa del Lecce, con tutti a spasso mentre il Genoa segnava. Capitano vero, è il migliore del Lecce. VOTO 7.

VEIGA - Imbarazzante terzino che non fa il terzino, svagato come pochi, costringe Banda a fare il suo ruolo, maledicendolo più volte. Se un paio di indizi fanno una prova davvero è anello debole di questo Lecce. VOTO 4.

KOUASSI - Al confronto con Veiga fa 20 minuti alla Gentile di Spagna '82. VOTO 6.

GASPAR - Guida la difesa, con solo 1 sbavatura, rimediata. Poi sono interventi puliti a tutto spiano. VOTO 7.

TIAGO GABRIEL - In buon spolvero, fa valere i suoi centimetri. VOTO 6.5.

GALLO - Con il solito atteggiamento da “sveglio” tira un paio di cross che sono cannonate inutili. Camarda scuote la testa e lo guarda come un extraterrestre. VOTO 5.

COULIBALY - Buon avvio di partita, buoni inserimenti, poi si appassisce per strada. Comunque sia resta uno dei pochi giocatori di calcio, praticanti di questo sport del centrocampo del Lecce. VOTO 6.

BERISHA - Ha pure l'ardire di dimostrarsi scoglionato all'uscita dal terreno di gioco, l'unico momento in cui l'abbiamo visto cerebralmente attivo. Un paio di palloni persi che gridano vendetta. VOTO 5.

KABA - L'unico alto, grande e grosso che non vince un duello aereo e muscolare della storia recente del Lecce. Che rabbia. Entra in campo da mezzo addormentato, rifilando un paio di calci negli stinchi agli avversari e “regalando” un calcio di punizione coi fiocchi al Genoa. Da prendere a schiaffi dalla mattina alla sera. VOTO 4.

PIERRET - Entra per fare casino nel finale e lui è perfetto nel ruolo. Prende un paio di colpi proibiti e “freeza” il cronometro. Pochi minuti, ma valgono una sufficienza. VOTO 6.

RAMADANI - Massiccio e incazzato. Come piace a noi. VOTO 6.5.

BANDA - Imbarazzante. Scarso come pochi, Corvino se l'è tenuto stretto, per lui (è nota la “bufala”) rifiuterebbe 10, 20, 50, 100, 500 milioni di Euro. Quando uno ha la testa dura… Meglio da terzino, per riparare i guai del suo collega di catena di fascia, altrettanto impresentabile. VOTO 4.

SOTTIL - Mezz'ora per mettersi alle spalle l'incubo di vedere aggirarsi per “Marassi” Banda. Grazie. Qualche sventagliata da una parte all'altra per mostrarsi buon rinforzo. VOTO 6.

CAMARDA - Il benvenuto a Lecce glielo dà Gallo: era abituato a Hernandez che gli “pennellava” palloni in allenamento dalla fascia, si ritrova con uno che tira a 150 chilometri orari palloni senza senso interpretando questo strano gesto tecnico come un “cross”. Lui lo guarda strabuzzando gli occhi, che cosa gli tocca guardare… VOTO 6.

KONAN N'DRI - Ingiudicabile. S.V.

MORENTE - Solo lui si crede forte, ha la postura, il passo del “fighetto”. Si specchia in sé stesso, con un paio di tacchi criminali, fa ammonire un paio di avversari (unica cosa buona e giusta della sua partita). Per il resto è l'esterno d'attacco meno esterno d'attacco del mondo: non un cross, non uno spunto degno del ruolo. VOTO 5.

DI FRANCESCO - Si vede una mano, una identità. Addirittura viene da chiedersi se il Lecce del “mantra” di Corvino (1 attaccante e basta) è abbastanza pronto al suo gioco offensivo, ossia al momento non riesce neppure ad esprimere tutto quel che ha nel potenziale come produzione di manovra. Ha dato subito alla squadra tranquillità, sicurezza, compattezza nelle uscite dalla difesa, anche rapide senza costruzioni dal basso cervellotiche. Avanti mister. VOTO 7.

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