Cronaca

IL "TERREMOTO" SCUOTE IL TRIBUNALE DI LECCE: chiesti 6 arresti tra magistrati e avvocati

Favori, pratiche di invalidità civile "aggiustate", processi "accomodati": un ciclone travolge il Tribunale di Lecce

LECCE - Chiesto l'arresto per 6 operatori della giustizia, tra questi il ViceProcuratore Onorario del Tribunale di Lecce, un avvocato salentino, oltre a un funzionario ASL e altri professionisti.

E' il punto conclusivo, per ora, delle indagini della Procura di Potenza che indaga per competenza territoriale sui fatti di giustizia di Lecce e che contesta agli indagati i reati di corruzione, concussione, tentata estorsione con l'aggravante della reiterazione e del concorso.

Al centro di tutto sarebbe il 58enne magistrato onorario Antonio Zito, accusato di aver utilizzato la sua posizione di ViceProcuratore del Tribunale di Lecce per ottenere denaro o promesse di altre utilità in cambio di interventi su procedimenti giudiziari o per “pilotare” delle pratiche amministrative.

A fare da tramite un avvocato 49enne, Giancarlo De Valerio il suo nome, ma anche un 58enne gallipolino, Luca Carrozza, un 58enne tarantino, Cosimo Maturo, un 75enne leccese, Antonio Zamparelli, un 78enne di Nardò, Mario Piccolo il suo nome, tutti accusati a vario titolo di aver contribuito al sistema dei favori che si era creato sempre in cambio di denaro, in alcuni casi per la gestione di pratiche di invalidità civile o sempre promesse di soluzioni giudiziarie “comode” favorevoli a familiari coinvolti in processi vari.

Le indagini sono state portate avanti dalla Procura di Potenza e dal Sostituto Montemurro e si sono avvalse di intercettazioni, pedinamenti e analisi forensi su dispositivi sequestrati.

Gli interrogatori preventivi inizieranno lunedì davanti al GIP di Potenza Setola che poi dovrà esprimersi sull'arresto o meno degli indagati.

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