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RIALZATI, "TOPOLINO"! ARRESTATO VASARI: il suo panificio ha fatto crack con il coronavirus

La cronaca ci porta a Palermo, per una notizia che non mette allegria, anzi...

PALERMO - Una tempesta giudiziaria travolge Gaetano “Topolino” Vasari, ex Lecce, Sampdoria e soprattutto Palermo, nella mente e nei ricordi di tutti i tifosi del Lecce per la doppietta in rimonta rifilata alla Lazio di Crespo che all'ultima giornata salvò il Lecce in un “Via del Mare” in delirio. Era il 17 giugno 2001.

L'ex calciatore è stato arrestato e ora si trova ai domiciliari dopo una ordinanza del GIP del Tribunale di Palermo che gli riconosce la responsabilità di una bancarotta fraudolenta, quella della società “Pane, pizza e…”, chiusa da Vasari nel giugno scorso.

Appese le scarpe al chiodo l'ex tornante di destra si era buttato nella panificazione, aprendo un panificio in zona stadio, vicino al “Barbera".

Gli affari con il coronavirus sono precipitati e Vasari sarebbe stato sopraffatto dai debiti con i fornitori, le aziende che gestiscono le utenze (luce e gas) e in ultimo dalle pendenze con il Fisco.

Il suo legale ha fatto sapere che Vasari chiarirà tutto, è distrutto per questo eccessivo provvedimento addirittura di arresto da parte dell'autorità giudiziaria e pare nel frattempo abbia già saldato i debiti con i fornitori e le utenze, non ancora con il Fisco.

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