
Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Giornate così non ne trascorreva dai tempi del settore giovanile… Pochissimi pericoli, presente quando serve. VOTO 6.
VEIGA - Trasformato. Per oltre un'ora sfodera una gran prestazione che fa dimenticare in fretta la sua controfigura di inizio stagione. Fisicità, anticipo, corsa, ci mette tutto. Poi richiama il fratello fesso e fa un solo errore mandando in porta un Sassuolo che però sta messo peggio del Lecce nella vana ricerca dei 16 metri avversari e butta via tutto. E' un errore grave ma che almeno non pesa. VOTO 6.5.
GASPAR - Titubante coi piedi, Re della foresta di testa e nell'anticipo acrobatico, quando ci deve mettere il fisico. Se per impostare l'azione da dietro siamo passati dai piedi di Baschirotto ai suoi è meglio cambiare presto pista tattica. VOTO 6.
TIAGO GABRIEL - Oramai se non salva un paio di gol a partita di media non è soddisfatto. E' il migliore del Lecce, ci mette la solita zampa provvidenziale. VOTO 7.
GALLO - Partita pulita, a giocare a scacchi con l'ombra di Berardi. Oramai anche per l'ex azzurro gli anni stanno passando inesorabili, la vecchiaia calcistica è iniziata. Quando riesce a proporsi in avanti apre il gas ma i cross restano scolastici. VOTO 6.
BERISHA - La solita partita di “vorrei ma non posso”. Dovrebbe “accendere” il Lecce, non ne imbrocca una per scommessa. Distribuisce soltanto palloni facili e accanto, spacciandoli per gemme preziose. In realtà per ora la sua carriera ci ha venduto soltanto bigiotteria. VOTO 5.5.
PIERRET - Mentre sul “Via del Mare” si addensano nuvole cariche di pioggia torna lui, il “fantasma” dei social giallorossi. Entra per fare un po' di casino, cosa che gli è sempre riuscita benissimo soprattutto col favore delle tenebre… O ci sbagliamo…? S.V.
COULIBALY - Non è la sua giornata. Inutilmente altruista quando cerca Pierotti piuttosto che una cosa chiamata porta. VOTO 5.5.
HELGASON - Punta la porta e illude il Lecce di un gol da 3 punti, ma in realtà tira una mozzarella scaduta, pure deviata. Ci mette impeto muovendo la sua criniera anni Ottanta al vento del “Via del Mare”. VOTO 6.
RAMADANI - Il premio da migliore in campo che gli regala il popolo del web e e delle dirette televisive è soltanto l'immagine di copertina perfetta del livello tecnico di una partita semplicemente mediocre. Dà battaglia, prende e randella. VOTO 6.
PIEROTTI - Poca polpa, tanta fuffa. Come gli capita spesso. Nel 2° tempo sparisce. Come gli capita spesso… VOTO 5.5.
BANDA - Quando inizia la fase circense della partita viene chiamato giustamente in causa con Konan N'Dri per i numeri che fanno ridere grandi e piccini. S.V.
STULIC - Tutti lo criticano, tutti l'hanno messo nel mirino. La realtà è che almeno è un giocatore di calcio fatto e finito, non come Camarda che lo è in embrione. Uscito lui il Lecce non tiene un pallone e passa i peggiori 20 minuti della partita. Era successo pure a Parma. Per il resto è vero che ha la mobilità di una lavatrice in centrifuga, ma ripetiamo a differenza di Camarda serve a qualcosa. VOTO 6.
CAMARDA - Completamente inutile. Come a Parma. VOTO 5.
MORENTE - Tanta fatica, tanto sgobbare, poche doti tecniche, praticamente nessuna da esterno d'attacco. Ma vanno in giro dicendo che lo è. VOTO 5.5.
KONAN N'DRI - Entra per il numero “clou” della serata, quello della foca monaca… Povero Di Francesco. S.V.
DI FRANCESCO - Un pareggio che ha valore, visto e proiettato sulla classifica odierna e sul momento positivo che continua in termini di risultati utili. Cambi poco convincenti e poco produttivi, quello davanti addirittura dannoso. Si può osare di più. VOTO 6.
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