
LA "RIVOLUZIONE" DALLA SERIE C: la FIGC propone l'Italia per l'introduzione del "VAR A CHIAMATA"
Ecco come cambierebbe il calcio con l'opportunità di avere 2 "jolly" per squadra in una partita
ROMA - La FIGC vuole essere in testa al treno delle innovazioni nel calcio.
Così in attesa che l'IFAB si pronunci in maniera chiara e definitiva, il calcio italiano si è già proposto ai vertici mondiali del pallone per introdurre dalla prossima stagione il “challenge” anche nel calcio, ossia la “chiamata” della valutazione al monitor della Sala VAR di massimo 2 episodi controversi a partita.
La FIGC ha scelto la Serie C come campionato di applicazione, play off esclusi perché negli spareggi promozione c'è già la Sala VAR collegata all'arbitro centrale.
Entro l'estate dovrebbe arrivare il via libera dell'UEFA e poi, quello più importante, l'avallo dell'IFAB, l'organizzazione che detiene le chiavi del regolamento mondiale del calcio.
La “chiamata” dell'intervento della Sala VAR funzionerebbe esattamente come il “challenge” per i tennisti nei tornei maggiori: ogni squadra, al massimo 2 volte, quando percepirà un errore arbitrale potrà chiedere che l'arbitro vada al monitor per fugare ogni dubbio sull'episodio.
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