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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

MONZA - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

GABRIEL - Salva il risultato con i piedi e riscatta un'altra prova disattenta. Ha molta paura di sbagliare in questa fase, si vede, con quello sguardo poco sereno convive con il timore di fare errori importanti. Monza rappresenta il suo pomeriggio di riscatto, da qui in poi può anche riacquistare quella giusta fiducia in sé stesso che può consentirgli di sfoderare le parate decisive che hanno riportato il Lecce al 1° posto. Decisivo. VOTO 8.

CALABRESI - Consapevoli di dire una bestemmia, ma convinti di dirla solo per fare un parallelismo molto ma molto alla lontana per emozionare i più giovani, è il Lorusso di questo Lecce: terzino mitologico, sanguigno, adrenalinico, determinato, trascinatore, instancabile. E' il migliore in campo. VOTO 8.

GENDREY - Entra per fare il “samurai” nel finale allontanando via qualche pericolo, giusto perchè Calabresi era ovviamente sfinito. Si guadagna comunque il voto con ardore e coraggio. VOTO 6.

TUIA - Prende il voto che avrebbe meritato con il Cittadella anche perdendo 1-0 se non avesse fatto quella stupidaggine finale. Un'altra volta ci convince, è il migliore là dietro per tempismo e pulizia tecnica. VOTO 7.

SIMIC - Staffetta prevista con Tuia che non ha ancora una partita intera nelle corde a quei livelli. Fa il suo, erigendosi a “muro” difensivo. VOTO 6.

LUCIONI - Qualche duello con Mancuso lo perde, ma per il resto mette la museruola a tutti. VOTO 6.5.

BARRECA - Più frenato che in altre occasioni, deve tenere a bada l'attivismo del Monza sulla sua fascia e lo fa bene. VOTO 6.5.

HELGASON - Entra nell'azione del gol che spacca la partita e si prende un rigore di forza, corsa e scatto. Certo, Paletta potrebbe essergli padre, ma se Stroppa lo presenta ancora in campo non è certo colpa di questo islandese timido. Che sta crescendo, nonostante ampie pause nel corso della partita. Le solite. VOTO 6.5.

BLIN - Entra e convince tutti con una prestazione generosa, attenta su tutti i palloni. Morde, sempre. Bene. VOTO 6.5.

HJULMAND - Dai tempi di Ledesma il miglior ragioniere del Lecce. E lui è più forte di Ledesma. Praticamente ti mette in imbarazzo, giocarci contro ti mette a disagio, poveri avversari che lo guardano da un anno esatto a questa parte e si chiedono tra loro “oh, ma quanto cazzo è forte questo”? Extraterrestre o entità divina superiore. VOTO 8.

GARGIULO - E' un periodo che non ne becca una neppure per scommessa. Malino anche a Monza, bene solo in marcatura, nei raddoppi. Insomma quando si tratta solo di picchiare lui c'è sempre. VOTO 5.5.

STREFEZZA - Non è la sua domenica e il fatto che il Lecce vinca senza il suo determinante contributo toglie la parola a tutte le prefiche, noi compresi a volte…, convinti che le sorti di questa squadra siano un po' troppo legate a questo furetto. Procura qualche giallo, si sbatte, è comunque considerato un pericolo costante dal Monza. Il voto è di stima… VOTO 6.

RODRIGUEZ DELGADO - I compagni di squadra non si ammazzano nel cercarlo, eh, ma ci mette anche lui il suo buon contributo, segnando pure la rete del raddoppio, poi annullata dopo la revisione della Sala VAR per fuorigioco. Peccato, un gol sarebbe servito a restituirgli il sorriso. VOTO 6.

CODA - Quanto siamo contenti! Da morire! Che soddisfazione vedere calare la testa ai suoi detrattori. Sì, se ci state leggendo per la prima volta avete letto bene: a Lecce c'è qualche idiota che ha da ridire pure su Coda. Anche quando in campo ne va mezzo, come a Como, ad Alessandria, con il Cittadella gli basta sempre un pallone, gliene basta anche uno solo. Certo, si può sbagliare un rigore come a Como, si può trovare il “miracolo” dei portieri di Alessandria e Cittadella nei recupero, altrimenti avrebbe 20 reti già ora. Ma alla lunga è una tassa “velenosa” per gli avversari, un cecchino, uno degli attaccanti più completi della storia di questo Lecce ultracentenario, che sa fare l'assist, sa “sfondare” la porta con la sua fisicità, che sa prendersi la squadra per mano, che lavora di sponda, che non è egoista, che non è mai bollito fisicamente. Rileggeteci tra vent'anni: per noi è nel museo delle leggende giallorosse. VOTO 8.

LISTKOWSKI - Prende calci (molti) e semina avversari (altrettanti), riuscendo ad essere sempre, costantemente pericoloso. Merita un gol che gli viene annullato giustamente, ma non per causa sua. VOTO 7.5.

RAGUSA - Venti minuti più recupero in cui si vede pochissimo e troppo spesso non si capisce al volo con i compagni per qualche duetto. VOTO 5.5.

BARONI - Partita preparata alla perfezione da un condottiero che ha la situazione completamente in pugno. Non alla Corini, insomma, anche se è inelegante fare nomi, ma noi lo facciamo, che ci frega. Nel momento di massima difficoltà inserisce tre elementi di retrovia, abituati ad avere poco spazio, dimostrando di avere concezione del gruppo, dello stare insieme, del responsabilizzare tutti, mettendo nelle mani di Blin, Ragusa e Simic la vittoria finale di uno scontro diretto promozione che pesa una tonnellata. Bel segnale di vita al “sistema” Lecce. Sapete quanto possa “pesare” un gesto simile nella testa di un calciatore, anche del meno utilizzato di tutti? Ti mette una voglia dentro che può soltanto fare bene al Lecce. E' l'uomo giusto. Ogni tanto ci fa rizzare i capelli, ma non è questa domenica il caso. Gli saremo al fianco sempre. VOTO 8.

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