TALENTUOSA, LIBERA, RIBELLE, EMANCIPATA: addio gigantesca Ornella. La VANONI si consegna al MITO
E' morta nella sua casa milanese la più grande interprete vivente rimasta con Mina. Aveva 91 anni
MILANO - Un malore fatale, un arresto cardiaco, i soccorsi tempestivi ma inutili.
E' morta nella sua casa milanese Ornella Vanoni, leggenda della musica autoriale italiana, simbolo della libertà femminile, dell'eleganza, dell'emancipazione delle donne, soprattutto un talento senza eguali.
La cantante aveva spento le sue 91 candeline lo scorso 22 settembre ed era una lucidissima presenza fissa di “Che Tempo che Fa”, sul Nove da Fazio, dove esprimeva ancora la sua intelligenza, il carattere libero, ribelle e i suoi pensieri senza freni che l'avevano sempre contraddistinta.
Tutto incredibile, come al sua vita, figlia della ricca borghesia industriale milanese e diventata invece 20enne ribelle che aveva cantato i temi degli ambienti della malavita: una vita da romanzo, un romanzo politicamente scorretto.
Per il suo 91° compleanno la Vanoni aveva fatto alla musica e a sé stessa un regalo, incidendo “Ti voglio bene” con Elodie e Ditonellapiaga, pubblicando poi “Diverse”, un nuovo progetto discografico di BMG, prima di realizzare con Pacifico “Vincente o perdente”, un diario sentimentale sui suoi 90 anni di vita spettacolare.


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