
Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Subito Kouassì alza il passaggio a livello dopo 2 minuti e lui deve opporsi da campione a Rowe, poi ingaggia e vince il suo duello con Orsolini con un paio di risposte attente sul 1° palo. Garanzia. VOTO 6.5.
KOUASSI - A parte gli appoggi all'indietro da scuola calcio di cui siamo capaci tutti entra in 2 azioni soltanto: apre il contropiede del Bologna alla 1°, provoca il rigore alla 2°. Non sa fare altro: o appoggiarsi accanto o indietro come ai giardinetti oppure fare danno. Niente impostazione, niente “sgasate” in avanti, niente di niente. Impresentabile. VOTO 4.
VEIGA - Un po' di furore agonistico e di grinta in mezzo a tanti limiti tecnici. E' comunque una partita da “quasi” terzino normale la sua. E' già tanto. VOTO 6.
GASPAR - Consigliamo un rapido ritorno alle origini del look “rasta”. Senza treccine si è trasformato nella controfigura di colore di Jean. “Regala” al Bologna il pallone criminale da cui nasce il rigore del pari. Traballante. VOTO 4.
TIAGO GABRIEL - Ci ha abituato a partite così: molto bene per larghi tratti, poi 2 puttanate e via, tutti a casa. “Copre” Odgaard sul gol dell'1-2 dal cancello d'ingresso dello stadio, lasciandolo libero di stoppare, girarsi e concludere, poi di testa ha una occasionissima per farsi perdonare e la butta via pure quella. VOTO 4.5.
GALLO - Orsolini avrà anche mandato in campo suo cugino, tanto sembra distante dal suo talento e dalla sua irrequietezza sulla fascia, ma il terzino mancino palermitano riscatta molti passaggi a vuoto recenti con una partita in cui finalmente si porta in campo anche gli attributi nel pantaloncino, la grinta, tanto agonismo, e non soltanto il pettine per i capelli. I cross restano sempre quelli, morbidi e innocui, solo davanti alla porta non è Vieri, ma una cosa alla volta, è solo 6 anni che è qui. VOTO 7.
NDABA - Va dentro perché Gallo è arrivato al capolinea dell'autonomia fisica. Fa il compitino. VOTO 6.
COULIBALY - Il palo gli nega una doppietta che avrebbe meritato, ma è comunque il migliore del Lecce. Questo è il suo ruolo, contributo di copertura alla difesa (a volte intermittente) in una posizione bassa, briglie sciolte in inserimento per colpire in appoggio alla punta centrale. Gran bella partita. VOTO 7.5.
KONAN N'DRI - Entra per l'assalto finale. Ha ragione Di Francesco: messo nel casino può essere utilissimo. Una maniera nobile per dire che quando entra crea soltanto una serie di guai per sé e per gli altri che neppure i difensori avversari riescono ad interpretare o prevedere, tanto è possibile che gli riesca il grande “colpo” quanto la grande stronzata. Si butta a terra come un foglio di carta nel vento cercando un rigore in una azione in cui sembra un “bug” di FIFA: va, va, va e quando cazzo tiri e spacchi la porta in area piccola? VOTO 6.
RAMADANI - “Umile lavoratore nella vigna del Signore” (cit. Benedetto XVI). Molta zappa, poco fioretto. VOTO 6.
BERISHA - Andamento lento. Se si giocasse al suo passo sarebbe forte quanto Pirlo, nel senso che ha quelle visioni, ha quelle illuminazioni di calcio nel dare il pallone. Purtroppo siamo nel 2025 e non nel calcio che si giocava col pallone di pezza negli anni Venti del Novecento. Suo l'assist per il pareggio. C'è ancora da fare strada per avere un voto alto… Serve più voglia, serve più “garra”, troppi sono ancora i momenti in cui sparisce dalla partita. VOTO 6.
PIEROTTI - Gli manca sempre 1 centesimo per finire l'Euro, ma pur sfarfallando qua e là è tra i più attivi e positivi. VOTO 6.5.
STULIC - Il lavoro di Krstovic non lo sa fare (proteggere il pallone e far salire la squadra), l'uomo-gol non si è ancora visto (un paio di “lisci” clamorosi anche nell'impatto col palone in area lasciano qualche dubbio…), ma per le sponde è buono. VOTO 5.
CAMARDA - Pallone toccato, il 1° o quasi, pallone in buca. Gesto e movimento da attaccante consumato, rapace, il resto del suo minutaggio è difficile in mezzo ai difensori del Bologna, strutturati ed esperti. VOTO 7.
MORENTE - Partita di sostanza e voglia nel quadro della sua pochezza tecnica. Ci mette altro, almeno, finalmente. Con Gallo l'intesa funziona su quella “catena”. VOTO 6.
BANDA - Un po' di vitalità nel finale, crea l'angolo del pari. VOTO 6.
DI FRANCESCO - Quando si stacca da questo asfittico e prevedibile 4-3-3 e si sposta sul 4-2-4 dà una botta di vita al Lecce che raggiunge un pari meritato. Dalle parti di Vernole hanno masticato amaro per questo imprevisto… VOTO 6.5.
Commenti