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STICCHI DAMIANI-CORVINO, indiscrezioni e aneddoti: "mandati via calciatori già presi per troppi orologi o tatuaggi"

Le parole del Presidente del Lecce svelano un altro spaccato del modello Lecce

11.12.2025 14:59

Dalla scelta di Corvino al modello Lecce sino a nuove indiscrezioni che riguardano trattative recenti e più lontane nel tempo di questi anni di presidenza.

Saverio Sticchi Damiani continua in questa intervista ad aprire il libro dei ricordi e non solo su questi anni da massimo dirigente del Lecce.

Ecco le sue parole.

Scelta Corvino - “E' una persona che ho voluto fortemente. Ci conosciamo da una vita, oltre il calcio. Dopo la retrocessione in B e il tracollo finanziario del coronavirus avevo bisogno di qualcuno di cui fidarmi. Gli chiesi di rimettere il club in sicurezza e poi dopo di pensare ai risultati sportivi. E' riuscito sempre ad ottenere tutti e due gli obiettivi”.

Cultura del lavoro - “Lavorare con Corvino non è difficile, è facile, per competere con lui basta lavorare 20 ore al giorno. Ha grande cultura del lavoro”.

Affare Umtiti - “Quando mi parlò di lui pensavo si parlasse di un omonimo, di qualche ragazzo, invece ha preso quello vero, una operazione straordinaria, un Campione del Mondo che ha dato tantissimo al club”.

Aneddoti sul modello Lecce - “Abbiamo mandato via giocatori già con le foto di rito pronte per essere diffuse. Nella prima chiacchierata in aeroporto qualcuno ha fatto uscite infelici e l'abbiamo rimesso sull'aereo… Tutto questo mentre portava due ‘Rolex’ per ogni polso. Non era da Lecce. Un altro Corvino lo rimandò indietro, troppi tatuaggi…”.

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