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CORVINO TRACCIA LA STRADA: "per i nostri big serviranno grandi offerte"

Le parole del Responsabile dell'Area Mercato del Lecce che oggi ha tenuto una interessante conferenza stampa di programmazione della prossima stagione

LECCE - Il clima è decisamente diverso rispetto a quello dell'ultima volta, quando i muri del “Via del Mare” hanno tremato davanti alla furia di Pantaleo Corvino.

Oggi il Responsabile dell'Area Tecnica del Lecce è tornato in conferenza stampa, per delineare le prossime mosse sue e del DS Trinchera in vista del ritorno in A. Ecco le parole e i temi trattati da Corvino con i giornalisti.

Finalmente tranquilli - “Prima di Lecce-Pordenone ero arrabbiato per quell'atto di slealtà di Vicenza, c'erano in ballo tra 40 e 50 milioni. Ora che è andato tutto per il meglio sono tranquillo, sono qui per fare il punto della situazione”.

Giovanili - “Vorrei partire da qui, perchè il campionato è alla resa dei conti finale. E' stata una ferita al cuore tornare a Lecce e trovare la società nelle categorie minori giovanili. Lo abbiamo riportato in alto per provare a tenerlo lì. Dal prossimo campionato la ‘Primavera’ non rientra più nelle competenze del settore giovanile ma della prima squadra, dunque il responsabile della prima squadra sarà anche quello della ‘Primavera’. Stiamo valutando se fare ugualmente per l'Under 17. Ma intanto concentriamoci sull'obiettivo salvezza dei nostri ragazzi, sarebbe un miracolo sportivo”.

Obiettivo dei “grandi” raggiunto - “La prima squadra è tornata in A con un anno di anticipo. Non ero venuto qui a pettinare le bambole, volevo un obiettivo e l'abbiamo centrato insieme in mezzo a proprietà facoltose come Pisa, Monza, Como e Parma, piazze che hanno a disposizione disponibilità economiche clamorose, clamorose davvero. E' stato un risultato incredibile”.

Tattica centrata - “Abbiamo dimostrato a dei sapientoni che il 4-3-3 era la linea giusta. Abbiamo dimostrato che si possono fare grandi cose con le idee. Miglior difesa, meno sconfitte di tutte le squadre, capocannoniere e vice, miglior giocatore del campionato, secondo attacco, miglior differenza reti, nessuna espulsione in 38 giornate”.

La società si muove - “Siamo in una fase in cui la società si sta muovendo anche al suo interno, c'è effervescenza, nuovi soci in arrivo, ma ho chiesto in tempi rapidi le condizioni di programmazione per la A. Arriveremo a metà agosto pronti, tranquilli”.

Situazione Gabriel, la verità nel dettaglio - “Per me Gabriel è un pezzo di cuore. Non posso dimenticare che al mio ritorno ho trovato solo i cartellini di Vera Ramirez, Benzar, Shakhov, Lucioni e Gabriel. Rispetto ad altri il brasiliano è stato esemplare, ha capito con Lucioni che cosa volevamo dai più esperti. Sono stati fondamentali. Quest'anno ho chiamato lui, Coda e Lucioni per il rinnovo. Gabriel mi ha risposto che pur avendo un grande legame con me e con il Lecce voleva prendersi del tempo per riflettere. E' stato sincero ed onesto. E' chiaro che noi dobbiamo guardare attorno, non possiamo arrivare impreparati alle nostre scadenze senza un tassello come il portiere. Così abbiamo già pensato a soluzioni alternative. Comunque ci incontreremo con i procuratori per darci l'ultima parola”.

Soci nuovi - “Nuovi volti in società? E' ovvio, il Lecce è appetibile, persegue la strada del risultato sportivo con la solidità economica del club. Qualunque imprenditore intelligente si avvicinerebbe a una realtà così”.

I debiti citati da De Picciotto - “Mi sembra logico che una squadra che era in C ed è arrivata sino in A abbia fatto nel suo percorso dei normalissimi debiti. Li fanno club come Juventus e Manchester City che fatturano 500 milioni di Euro l'anno e sono ricoperte di debiti di funzionamento. Sono situazioni che a fine anno si pareggiano normalmente, con l'aiuto dei soci quando le cose vanno male, con il calciomercato in uscita o con i premi e i diritti tv e la mutualità di Lega nei casi migliori”.

Modello Corvino - “Il Verona è arrivato in A da un posto neppure alto di un play off di B, salendo quasi per un colpo di fortuna in una stagione felice, e da lì ha tirato fuori gli Amrabat, i Kumbulla, i Rrahmani. Idem l'Empoli che porta avanti il suo settore giovanile da anni, è Campione d'Italia in carica, con giovani locali e tantissimi stranieri. E' il modello che ho introdotto a Lecce dal 1999 al 2004, evidentemente funziona ancora”.

Filosofia cessioni e i big - “Hjulmand? Strefezza? Non possiamo permetterci di dichiarare nessuno incedibile, siamo consapevoli che c'è in A delle realtà che possono fare anche offerte molto grosse, le valuteremo. Aspettiamo Sticchi Damiani che ci darà la programmazione, il budget, e partiremo per il mercato".

Prestiti - “Ci sono sempre delle eccezioni, la linea di non prendere calciatori in prestito è solo generale. Se arrivano elementi che danno un valore aggiunto e sono solo in prestito li prendiamo, se servono li prendiamo. Gli acquisti su cui puntiamo, però, in generale possono arrivare sempre con un diritto di riscatto per il nostro club, con una possibilità di tenerceli per il futuro”.

Manie - “E' vero, guardo le partite da solo e con più monitor. Non ero con tutti gli altri in campo con il Pordenone solo per questo, ovviamente, non per altri motivi. Durante le gare devo poter fare le mia analisi, avere la possibilità di guardare la partita come dico io”.

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