Cronaca

INCREDIBILE: va in ospedale per un attacco di cuore, si salva e muore contagiato dal virus. I FAMILIARI: "CHIAREZZA"

Vogliono chiarezza i parenti di un 80enne di Leverano, morto al "DEA" di Lecce dove ha contratto il coronavirus

LECCE - Sarà un'inchiesta della magistratura a chiarire se è stata una imperizia medica la causa della morte di un 80enne di Leverano, ricoverato al "Vito Fazzi" di Lecce per un normalissimo scompenso cardiaco e finito al nuovo "DEA" in mezzo ai malati di coronavirus.

E proprio di coronavirus è morto l'anziano, dopo un mese di degenza nella struttura inaugurata dalla Regione Puglia in concomitanza con l'esplosione dell'emergenza sanitaria legata al diffondersi della pandemia.

Il paziente era stato trasportato in ambulanza dalla sua abitazione al "Vito Fazzi" di Lecce, dove nel reparto di Pneumologia gli sono state riservate tutte le cure del caso. Messo in ordine il cuore, però, è stato condotto per la degenza nei reparti del "DEA", dove è morto dopo un mese contagiato dal coronavirus.

La famiglia dell'anziano ha predisposto una denuncia che consentirà alla magistratura leccese di acquisire la cartella clinica dello sfortunato paziente e di chiarire eventuali profili penali.

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