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SCANDALOSO. L'Italia conta i morti, AssoCalciatori e leghe rompono sugli stipendi dei calciatori

E' saltato l'ultimo incontro previsto in videoconferenza: soluzione in alto mare, alcune società si muovono con accordi privati

MILANO - L'Italia conta i morti, alcune province non sanno neppure dove metterli, mentre il calcio balla da solo, nella sua bolla immaginaria.

E' saltato anche l'ultimo incontro programmato tra leghe professionistiche e AssoCalciatori per discutere del taglio degli stipendi dei tesserati.

Il confronto in videoconferenza è stato posticipato a data da destinarsi: troppo distanti le posizioni tra le leghe e il sindacato dei calciatori.

Diversi club si stanno muovendo da soli, come la Juventus che ha raggiunto un'intesa privata con la squadra che ha espresso la volontà di rinunciare agli ultimi mesi di stipendio della stagione. Inter e Milan sembrano allineate sulla stessa volontà.

Per quanto riguarda il Lecce al momento è "congelato" il pagamento degli stipendi di marzo, ma non sono state prese altre decisioni.

Le leghe sono più propense a un taglio lineare di tutti gli stipendi delle mensilità in cui non si è scesi in campo, mentre AssoCalciatori vorrebbe un accordo complessivo che tutelasse i calciatori meno ricchi, le categorie inferiori e comunque sulla base di una riduzione delle mensilità, non di un loro totale azzeramento.

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