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IL NOSTRO TUTORIAL, vi spieghiamo come giocare: "Pokémon GO", i salentini a caccia di mostriciattoli

Dilaga la nuova mania tra i giovani: tutti a caccia di pupazzetti. Ecco come

LECCE - Nell'anno del suo ventennale il brand "Pokémon" sta vivendo una vera e propria seconda giovinezza, grazie al rilascio della app per smartphone e tablet "Pokémon GO".

L'applicazione, sviluppata in collaborazione con "Niantic" (software house che ha creato "Ingress", gioco su cui è basata la nuova app riguardante i mostri tascabili), porta i "Pokémon" nel mondo reale attraverso la realtà aumentata.

Il videogioco è molto semplice da usare: basta aprire l'applicazione, uscire da casa ed aspettare che i simpatici pupazzetti appaiano all'improvviso sulla mappa (che corrisponde al posto reale dove siete, una strada, una piazza, grazie all'utilizzo del GPS che vi localizza): ogni volta che ne vedete uno dovete catturarlo.

All'interno del gioco sono presenti dei "punti di interesse", che corrispondono a monumenti o luoghi di ritrovo dove si possono trovare dei "Pokéshop", dei luoghi dove si può fare rifornimento di strumenti utili ("Pokéball" e revitalizzanti), oppure trovare delle "Palestre Pokémon", dove ci si dovrà cimentare in delle entusiasmanti lotte per la conquista dei mostriciattoli.

Una volta raggiunto un certo livello all'interno del gioco, infatti, bisognerà scegliere tra 3 squadre a cui legarsi: ogni "team" sarà contrassegnato da uno dei tre uccelli leggendari della prima generazione e da alcune caratteristiche intrinseche che il giocatore dovrebbe possedere per farne parte. Nel corso del tempo saranno implementati poi gli scambi di "Pokémon", tra giocatori diversi, e la modalità "player vs player", che consentirà di lottare con un altro giocatore.

"Pokémon GO" non avrà la profondità di gioco degli altri giochi che l'hanno preceduto sulla consolle "Nintendo" (e che lo seguiranno, visto che per novembre è già fissata l'uscita delle versioni "Sole" e "Luna", con una nuova generazione di mostri tascabili tutta da scoprire), ma riesce comunque ad entusiasmare gli utenti, soprattutto i giovani che sono cresciuti con questa saga videoludica, che possono finalmente indossare i panni dell'allenatore di "Pokémon" e vagare in lungo e in largo per la città in cerca di pupazzetti.

Con questa applicazione è stato poi raggiunto lo scopo che si erano posti i creatori della serie, far socializzare le persone tra loro: il gioco è diventato così virale in tutto il mondo che in tantissime piazze è possibile incontrare persone alla ricerca di "Pokémon", un bel pretesto per stringere nuovi rapporti tra gli appassionati.

Del resto oramai anche nella nostra Lecce basta uscire di casa per sentire parlare dei "Pokémon" come se fossero ancora i primi anni 2000, quando la "Pokémania" esplose. La app si pone anche in controtendenza con la figura del "nerd" chiuso in casa a giocare ai videogiochi, "costringendo" i giocatori ad uscire per le strade, beneficiandoci anche in salute!

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