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Tifoseria: una notte tra striscioni comici e avvertimenti chiari

Da "Je Suis Tesoro" alla voce della Nord

LECCE – Nella fresca notte del “Via del Mare” parte l’operazione-nostalgia canaglia, sotto l’abile regia di qualcuno interessato ai revival e ai momenti di struggente commozione.

E così come un disco di Toto Cutugno che ancora lascia emozioni intense riappare la mascotte dell’era Semeraro, Wolfy, il lupetto ufficiale del merchandising di Fenucci e &.

Un colpo di inventiva niente male (ironizziamo…) per una società che ha avuto solo a dicembre le maglie da gara 2014/2015 e dei cui prodotti ufficiali non c’è traccia neppure sulle bancarelle dei senegalesi in Via Tinchese. Speriamo dunque sia il segno di una politica commerciale nuova e finalmente ravvivata.

Ma siccome al peggio non c’è mai fine e la famiglia Tesoro è nota per la sua apertura al dialogo, l’assoluto rifiuto di ogni censura, un fortissimo attaccamento alla libertà di opinione e di stampa (LEGGI QUI), in Tribuna Est è apparso un comico “Je Suis Tesoro”; comico se non altro per l’accostamento di fatti di sangue gravissimi e legati appunto alla libertà di espressione (insomma, si parla di corda in casa degli impiccati) e di una normalissima quanto annunciata “dipartita” sportiva di una gestione societaria come tante altre. Non crediamo proprio che questo passaggio di proprietà possa culminare con le violenze parigine, ma se era per mettere il carro davanti ai buoi beh, allora ci siamo anche noi, Tesoro ha la nostra fervente solidarietà.

Chi invece gli striscioni non deve andare a farseli autorizzare in Questura è la Curva Nord, che anche ieri ha scritto, parlato, cantato e scrivendo e cantando ha fatto capire come sta il termometro vero del tifo disinteressato e innamorato, soprattutto disinteressato.

Per il mio Lecce è amore eterno: onora la maglia e ti sosterrò anche all’inferno. Combatti”. Così, è iniziata la partita della Curva, con quel sottile ma chiaro “ti sosterrò anche all’inferno”, che solo gli ignoranti di tifo o quelli in malafede non riescono a capire: questa Curva non ha limiti di categoria, non se la sente di piagnucolare per il cambio di proprietà o di temere il salto nel vuoto del futuro. Sosterrà il Lecce “anche all’inferno”, qualunque inferno sia.

Quando la partita si mette in discesa c’è spazio per un altro “avvertimento”, bello chiaro...: "A voi è passata la voglia, a noi è finita la pazienza”, lo striscione della seconda parte della gara che non ha bisogno di ulteriori commenti. E menomale che... la contestazione "non c'è".

Di questo secondo striscione non c’è traccia nelle cronache melense e appiccicose di miele di tutta la mattinata. Un momento di distrazione, non si saranno accorti, i click erano tutti per “Je Suis Tesoro”, mica la verità la si può raccontare tutta. Non sia mai…

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