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Parla PERUCCHINI: "gioia per il rigore parato, ma di più per quel MURO UMANO DELLA CURVA NORD"

L'intervista prima dell'allenamento al portiere giallorosso

14.02.2017 13:07

LECCE - Subito, al rientro nel "suo" stadio, è stato tra i protagonisti assoluti. Parliamo di Filippo Perucchini (FOTO SOPRA IL RIGORE PARATO, SOTTO L'ESULTANZA), che abbiamo intervistato oggi per voi.

Dedica - "Il rigore parato è per la mia famiglia e per i miei compagni. Sono felice per i 3 punti, ma anche per aver parato quel rigore, episodio che poteva essere negativo e che invece ci ha dato molta carica. Il penalty per me è stato esagerato, neanche c'era: io e l'attaccante del Siracusa siamo arrivati insieme sul pallone, poi per effetto di questo confronto fisico lui è finito a terra, ma quando aveva già tirato".

Emozione - "Il ritorno allo stadio è stato molto bello, una sensazione fantastica, come rivedere quel muro umano della Curva Nord così. Mi ha fatto piacere l'accoglienza, anche perchè considero questo stadio casa mia. Poi sono rimasto tranquillo per tutta la gara, nessuna tensione, c'era poco da emozionarsi e molto da rimanere concentrati su un avversario complicato come il Siracusa".

Le rivali - "L'ultima giornata è stata molto positiva per noi. Matera e Foggia hanno perso, come avevamo fatto noi la settimana scorsa. Insomma, non esistono partite già vinte prima di essere giocate".

Impressioni - "Il gruppo mi piace, dal primo approccio mi viene subito istintivo avere grande fiducia nei miei nuovi compagni. Mancosu in particolare mi ha impressionato molto".

Reggina - "Affronteremo sabato un avversario determinato, con la consapevolezza che se non vinci in questo torneo subito le avversarie dirette ti vengono addosso in classifica. Dunque andremo lì per prendere il massimo".

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