TORINO - Pessima uscita di Marco Baroni in Sala Stampa a Roma al termine di Lazio-Torino, dove il clima infuocato di una partita finita dopo 15 minuti di recupero e 2 reti nella finestra stessa di “extra-time” si è trasferito tra i vari attori presenti.

Uno screzio tra giornalisti, dettato dal clima di competitività tra alcune testate torinesi e dalla differente lettura che si dà agli eventi (legittimamente) da parte dei cronisti considerati più “filo-societari” e quelli invece più “barricaderos”, è stato colto al balzo da Baroni che si è fermato nella sua risposta per sottolineare come un cronista stesse mettendo in ridicolo l'altro con un ghigno ironico.

Il fatto, ovviamente, ha prodotto l'unico effetto di accendere gli animi tra i cronisti ed ha portato Baroni ad allontanarsi dalla Sala Stampa, non prima di aver minacciato l'intera categoria con frasi del tipo: “state bene attenti perché voi non mi conoscete bene”…, lasciando intendere che dietro al Baroni che tutti conosciamo signorile e impostato c'è anche un altro tipo di uomo di calcio, che sa farsi rispettare a modo suo. Anche minacciando i giornalisti.

Un bell'assist, non c'è che dire, per il tecnico fiorentino che vive un inizio di stagione complicato in un contesto di grandi attese come Torino, anche per allentare l'attenzione e la tensione sulla sua panchina traballante.