SOSTA DI CAMPIONATO, PARLA CORVINO: "contentissimi di Stulic, meritavamo più punti"
Le parole del DS del Lecce che ha rilasciato una lunga intervista a "Radio Sportiva"
LECCE - Torna a parlare durante la sosta di campionato il DS del Lecce Pantaleo Corvino che ha rilasciato una corposa intervista a “Radio Sportiva”, che abbiamo sintetizzato e riassunto in tutti i suoi temi centrali. Eccoli.
Situazione in campionato - “Siamo a 10 punti in 11 partite, bottino in linea con le aspettative di un club come il nostro, che fa fatica in un contesto di grandi investimenti come la Serie A. Il bilancio è certamente positivo, qualche punto possiamo dire anche che ci manca, qualche episodio non ci ha sorriso, altri ci hanno sorriso. C'è comunque una squadra che ha una identità, un fatto che ci fa ben sperare”.
Di Francesco, scelta positiva - “Quando puntiamo su qualcuno siamo convinti sempre di fare la scelta giusta, poi alcune carriere, alcune annate le decidono anche episodi, momenti, fasi che ti portano a prendere decisioni che non vorresti prendere, come accaduto in passato. Siamo al 4° anno di Serie A, il lavoro che sta producendo Di Francesco è anche frutto del lavoro dei tecnici precedenti che bene hanno fatto a Lecce”.
Attacco ok - “Siamo contentissimi dei nostri attaccanti. Stulic è un grande attaccante, lo dimostrerà, all'inizio chi arriva dall'estero ha più difficoltà nell'affermarsi. E' stato così a Lecce poi anche per Piccoli, prima per Colombo, per Krstovic, ora per Stulic, una punta che fa un grandissimo lavoro di squadra, che si vede chiaramente. Sono sicuro che lui e Camarda creeranno un buon bottino di gol per il Lecce in una Serie A dove tutte le punte segnano poco, trovano difficoltà”.
Difesa punto fermo - “Chi cerca trova e noi cercando, all'estero, abbiamo trovato Tiago Gabriel. Chi ha le risorse nostre, ossia poche, lavora non sulle qualità conclamate ma sulle qualità potenziali. C'è anche Gaspar da segnalare, affermatosi come difensore in Italia ma preso anche lui col nostro lavoro di ricerca. Vedrete presto anche Siebert, un oggetto misterioso secondo qualcuno, ma lo era anche Tiago Gabriel lo scorso anno…”.


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