ZURIGO - Cambia il calcio mondiale, con un accordo storico tra la FIFA e il sindacato internazionale dei calciatori, un accordo che chiude un'era e ne apre un'altra, con l'introduzione del riposo universale obbligatorio di 72 ore tra una partita e l'altra per tutti i calciatori professionisti e l'elargizione di 21 giorni consecutivi di ferie obbligatori al termine di ogni stagione sportiva prima dell'avvio della successiva.

L'accordo comporterà nuove rivoluzionarie conseguenze a cascata per tutti i club del mondo che saranno chiamati ad organizzare le rose e gli impegni dei rispettivi giocatori avendo cura di rispettare i carichi di lavoro sindacali. Ciò dovrà valere anche in caso di tornei compressi o partite ravvicinate, con le società che dovranno farsi carico di adeguamenti logistici, contrattuali, dei dovuti spostamenti tempestivi derivanti da questa riforma.

Ne faranno le spese anche gli accordi televisivi tra le società ed i “broadcast” internazionali che acquistano i diritti televisivi sul calcio, dove le tv sino ad oggi imponevano una politica al contrario, ossia ritmi serrati, partite sempre in onda e calendari fitti.

Questa intesa è il 1° riconoscimento formale del diritto dei calciatori al recupero psicofisico stabilito per tutti i lavorati e pone nuovi standard lavorativi nel mondo dello sport.