Cronaca

TARANTO. La massima onorificenza Lions al Colonello Carlo Calcagni

Importante cerimonia a Taranto: ecco come è andata

TARANTO - Presso la splendida cornice del Salone degli Specchi del Palazzo di Città di Taranto si è tenuta l’importante manifestazione e Gran Galà di consegna di 7 Melvin Jones Fellow, la massima onorificenza Lions, che quest’anno, per volontà del Governatore Distrettuale del Distretto Lions 108 AB Leonardo Potenza, è stata conferita solo a personalità non socie che si sono contraddistinte nel campo sociale, culturale e professionale.

Tra queste il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al Colonello Carlo Calcagni, esempio encomiabile per tutti coloro che non vogliono arrendersi, nonostante le traversìe, le difficoltà, le burrasche nei mari tempestosi della vita. Paracadutista della Folgore e pilota istruttore di elicotteri, è stato una figura di rilievo durante una missione di pace in Bosnia-Erzegovina nel ‘96, dove ha effettuato numerose missioni di volo, svolgendo il più nobile dei servizi per la collettività: salvare vite umane. Proprio durante quella missione internazionale di pace, in zone di guerra, il Colonnello ha subito una gravissima contaminazione da metalli pesanti, che hanno “minato” ogni sua cellula e lo costringono a cure dolorosissime. Nonostante tutto è un modello di resilienza, pratica da sempre attività sportiva ed è un plurimedagliato Atleta Paralimpico. Egli è profondamente convinto che la sua “missione”, ora, sia quella di divulgare un messaggio di speranza. 

“Sono profondamente onorato di aver ricevuto la "Melvin Jones Fellow", un'onorificenza che prende il nome dal fondatore del Lions Clubs International e creata per dare il più alto riconoscimento alla dedizione di singole persone al servizio umanitario. Questo non è un semplice premio, mi riempie di profondo orgoglio. Da sempre, sono "al servizio" degli altri, proteso a soddisfare un bisogno, non solo materiale, ma soprattutto di supporto psicologico. Sono un testimone credibile di resilienza e resistenza e riesco ad ispirare tanti, che affrontano percorsi di vita difficili e pieni di insidie e problemi, a ritrovare la forza di andare avanti, la motivazione per NON ARRENDERSI, la fiducia nel futuro, la capacità di apprezzare la vita, sempre e comunque. Essere stato "scelto" tra tantissimi candidati, mi fa sentire oggi ancor più responsabile nel portare avanti la mia missione. Sono ancor più motivato a "DONARMI AGLI ALTRI SENZA NULLA CHIEDERE". Vorrei dedicare questo importante premio alla mia Famiglia, indispensabile sostegno nelle tante fragilità che accompagnano le difficoltà quotidiane. Rivolgo un pensiero speciale, di vicinanza ed affetto, anche a tutte le Famiglie dei miei colleghi che hanno perso la vita, o che hanno riportato danni permanenti, nell'adempimento del DOVERE. Perché se la nostra missione è donare a chi è meno fortunato e tendere una mano a chi ha bisogno, non possiamo dimenticare chi ha pagato un prezzo altissimo per affermare e dare concretezza a ideali e valori profondi di: altruismo, solidarietà, senso del dovere, amor di Patria”.

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