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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Il “gottismo” ha contagiato pure lui, che adesso prende confidenza anche con le uscite (non tutte eh…, una manca…). Con una super-parata sull'ectoplasmico Aouar si fa bestemmiare i parenti dai suoi stessi familiari in versione autobiografica, riuniti a Roma in salotto come aveva previsto lui in settimana, ma a tifargli contro. Sarà per la prossima volta. VOTO 8.

GENDREY - Qualche divagazione, qualche momento di scarsa concentrazione, in mezzo a tanta sostanza. Sulle fasce la Roma era una “Rometta”, a fare bella figura così sono bravi tutti. VOTO 6.5.

BASCHIROTTO - Avvisate qualche luminare del giornalismo locale che l'ha visto marcare Lukaku… Lui non era sul belga. Gli effetti della Pasquetta. VOTO 7.

PONGRACIC - Lukaku è rimasto nel Salento, è questa la grande “bomba” giornalistica di SoloLecce.it di oggi. Si aggira disperato nel taschino del croato. Fa a pezzi “Big Rom”. Mica niente… E' per distacco il migliore dei giallorossi, anche perché a differenza di tutti gli altri non butta occasioni da gol dalla finestra. Lui le salva. Tutte. VOTO 8.

GALLO - Per la 2° volta di fila si fa male ed esce toccandosi l'inguine. Evidentemente la fatica è tanta. VOTO 7.

VENUTI - Entra per la sua fettina di gloria, ci mette impegno. S.V.

ALMQVIST - Un po' spaesato, il nuovo ruolo lo tiene più a distanza dal cuore pulsante del gioco offensivo e dunque dalla porta e lo costringe al lavoro sporco dell'ala anche di copertura. Non è certamente il suo periodo di forma migliore. VOTO 6.

BANDA - Entra, fa un po' di casino e come entra se ne torna a casa. Frenetico, litigato con il pallone. VOTO 6.

RAMADANI - Bene. Nel 4-4-2 di albanese memoria (il CT della sua Nazionale applica questo modulo) si ritrova a suo agio con molta più possibilità di agire in fase di impostazione. Per il resto, per i calci e per i pugni, ci pensa Sua Maestà Blin. VOTO 7.5.

BLIN - Con Ramadani che deve far ripartire l'azione lui deve occuparsi soltanto di liberare i cani quando qualcuno si introduce in giardino senza permesso. Altra grandissima prestazione del capitano, con una sola sbavatura in uscita difensiva che costringe Baschirotto al fallo che consegna ad Angelino la punizione del possibile vantaggio romanista in chiusura di 1° tempo. Poi sono giramenti di testa per tutti. VOTO 7.5.

DORGU - Fa impazzire tutta la destra della Roma, comunque non abbastanza nota alle cronache per essere presentabile a certi livelli di Serie A. Dunque andiamoci piano con gli entusiasmi. Davanti alla porta si “mangia” 3 punti che avrebbero avuto gli stessi effetti di quelli post-Fiorentina. Da orgasmo, sostanzialmente. VOTO 6.5.

OUDIN - Entra, sta spesso isolato e per conto suo, avulso dal Lecce del “gottismo”. Però ha quel maledettissimo sinistro…, che canta da solo a Sanremo. Lo spazio tra una traversa e far venire giù lo stadio di gioia è davvero un attimo, qualche centimetro… VOTO 6.

KRSTOVIC - Si fa un mazzo così, agisce di sponda, conserva il pallone e lo protegge per quello sciagurato del compagno di reparto Piccoli. Peccato che non arrivi il gol. VOTO 6.5.

PICCOLI - Troppo egoista, davvero troppo. Sulla coscienza un paio di situazioni gestite davvero male e un tiro comodo dritto per dritto che butta via su Svilar, riuscendo nell'impresa complicata di centrarlo in pieno sulla figura. Non facile. Un attaccante si giudica anche dalla capacità di risolvere i problemi quando non segna, e lui non risponde a questo requisito. Almeno con la Roma. Voto d'incoraggiamento vista la prestazione generale. VOTO 6.

SANSONE - Una apertura da campione, una conclusione in porta da dimenticare. Partita a corrente alternata, ci mette comunque il contributo di esperienza e solidità fisica che Gotti gli ha chiesto per quella mezz'ora di autonomia. VOTO 6.

GOTTI - Davvero complimenti. Altro che “entro in punta di piedi”. Non lo va dicendo, ma è entrato come un elefante in gioielleria, cambiando tanto della fase difensiva a quella di manovra. Poi sono spariti dai radar alcuni passeggiatori della domenica, spesso troppo sotto ritmo per la categoria. E questo è soltanto un bene per tutti. Il suo Lecce è feroce. VOTO 8.

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