
10 punti nel ritorno, 2 gol su azione in 630 minuti. Il Lecce peggiore di sempre è ancora lì a giocarsela. SERVE UNA RISPOSTA VERA
Giampaolo, Corvino, il risicato budget societario: tutti sul banco degli imputati, ma tutti hanno ancora una occasione per uscirne
LECCE - 10 punti nel girone di ritorno, 2 gol su azione nelle ultime 7 giornate, gli altri sempre e solo su rigore, un cammino di punti che nella storia dei campionati di Serie A del Lecce mai avrebbe potuto portare alla salvezza, anzi, nelle stagioni di media-salvezza a picco più alto (era Liverani), con questi punti il Lecce sarebbe già retrocesso con 3 giornate d'anticipo.
E' il cammino di Marco Giampaolo alla guida di questa squadra modesta e piena di problemi, ma che almeno per una serie di circostanze statistiche fortunose è lì a giocarsela, sino alla fine.
Il cammino ora parla chiaro: Verona fuori e Torino in casa per poi vedere a che punto siamo all'ultima giornata, quella della proibitiva trasferta in casa Lazio.
I giallorossi devono trovare la forza, nella loro modestia assoluta, la squadra certamente meno competitiva della storia del club in A (lo dicono i numeri prima che SoloLecce.it da 5 mesi…), per uscirne fuori. Diversamente sarà colpa soltanto del Lecce. Nessuno cerchi scuse emotive, arbitrali, invenzioni.
Retrocedere nel campionato più scadente della storia della Serie A sarebbe soltanto un demerito del Lecce, del suo allenatore, del suo Direttore Sportivo e della sua società.
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