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Peggio delle piaghe d'Egitto: ARRIVA TESORO, "SCARTATO" GATTO. E' suo il 3-3 del Monopoli

Vi raccontiamo la storia di Alessandro Gatto: da "scarto" dei Tesoro a giustiziere del Lecce

LECCE - Neanche la maledizione dei Templari è stata così efficace nei millenni, neanche le piaghe d'Egitto hanno seminato tante vittime, neanche il diluvio universale ha lasciato tante macerie. Prenderne una, azzeccarne una, anche per la legge dei grandi numeri o per semplice statistica, poteva sembrare un gioco da ragazzi. E invece..., neanche questa.

Non abbiamo voluto rovinarvi il Natale per raccontarvi solo oggi, la storia di Alessandro Gatto, 20enne attaccante tarantino autore del gol del pareggio del Monopoli a Lecce giovedì scorso.

Chi è Alessandro Gatto? Semplice: giovanili del Lecce sino ai titoli di coda dell'era Semeraro, "spazzato" via, come tanti talenti, dall'ingresso in società della "gestione familiare" di Savino Tesoro e del figlio Antonio, il "DS migliore del mondo" (per la definizione disinteressata e obiettiva del padre).

Arriva Tesoro, esce di scena Gatto. Un'equazione esatta, praticamente, come le piaghe d'Egitto, per il bene del Lecce.

E' l'agosto del 2012 e Gatto, dopo tutta la trafila nell'Under 15, 16 e 17 giallorossa, viene "scaricato" come tanti giovani del Lecce, per far posto ai "talenti" che saranno da lì in poi coltivati personalmente dal "DS migliore del mondo" (nessuno è arrivato a giocare titolare, gli ultimi 2, Capristo e Persano, sono Esordienti e Giovanissimi dell'era Gino Dimitri..., che Tesoro Junior si è semplicemente ritrovato già a Lecce). Un capolavoro in pratica.

Gatto a 17 anni si ritrova senza squadra, ricomincia da Martina Franca, poi torna nelle giovanili del Taranto, prima di passare da Modena e Verona (sponda Hellas) e in mezzo di consacrarsi e porsi all'attenzione del calcio giovanile con un grande "Torneo di Viareggio" con la maglia della Rappresentativa Serie D e poi proprio con il Verona, segnando valanghe di reti anche a livello giovanile internazionale. Poi Pordenone, Juve Stabia e Monopoli, sempre "blindato" dal suo legame contrattuale con il Verona, che non lo molla più (FOTO SOPRA DI PROPRIETA' DEL MONOPOLI CALCIO, CHE SI RINGRAZIA, FOTO SOTTO DI SOLOLECCE.IT L'ESULTANZA DOPO IL GOL).

Giovedì scorso il 3-3 al "Via del Mare", quello che doveva e poteva essere il suo stadio. La maledizione continua...

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