LECCE - Dalle prossime ore sarà ufficiale anche per noi addetti ai lavori e per i tifosi: Saverio Sticchi Damiani prende il timone del Lecce e diventa Presidente della società per azioni massima espressione calcistica del territorio salentino.

Il Lecce entra così nella nuova fase del suo sviluppo e del suo radicamento: Enrico Tundo lascia la poltrona operativa più alta della società, ma non per questo il futuro giallorosso è minimamente a rischio.

L'allargamento della piattaforma dei soci, portato avanti con perizia e dovizia di "contatti" dallo stesso Sticchi Damiani lascerà inalterata la consistenza finanziaria di questa società, sempre più aperta a partecipazioni e anche sponsorizzazioni di grandissimo prestigio, e in questo senso le acque si stanno muovendo bene in Via Colonnello Costadura.

Nessun ridimensionamento attende il Lecce, che nelle prossime ore come detto annuncerà l'avvicendamento di Saverio Sticchi Damiani al posto di Enrico Tundo: al Presidente Tundo, una persona seria prima che un imprenditore onesto, il "grazie" di chi non ha mai ricevuto niente, nè un favore commerciale nè un sostegno. Solo rispetto. Quello che si deve ai giornalisti di professione (e lo diciamo a ragion veduta, visti i precedenti, che da quella postazione hanno elargito prebende e elemosine per mercanteggiare consenso). E il "grazie", da tifosi, non meno "pesante", che si deve a chi ha salvato il Lecce dal fallimento e l'ha rimesso sul binario giusto.

A Saverio Sticchi Damiani il "fardello" pesante e l'orgoglio di scrivere il suo nome e il suo cognome nell'albo d'oro dei presidenti del Lecce: per quanto ci riguarda basta questa nostra mezza affermazione, per auguargli buon lavoro e dargli una caterva di responsabilità.