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BARONI "AVVISA" IL LECCE: "è la sfida più dura". Poi svela alcune scelte di formazione

Ecco le parole del tecnico del Lecce alla vigilia della sfida con il Cittadella di domani pomeriggio

22.02.2022 20:17

LECCE - Per Marco Baroni il Cittadella è uno degli avversari più ostici da affrontare in questo momento.

E' la convinzione del tecnico del Lecce che alla vigilia dell'impegno di domani al “Via del Mare” ha parlato ai giornalisti. Ecco con quali temi, qui sotto in sintesi, poi nella video-intervista integrale.

Formazione e scelte - “Qualcosa cambieremo. E' un campionato anomalo, dove si gioca ogni tre giorni. Non è facile portare avanti il lavoro perchè devi recuperare e giocare, sempre. I ragazzi non sono macchine, ma conto molto sulla squadra, so che non mollano mai con il loro spirito che va oltre la fatica”.

Cittadella - “E' una delle poche società che con investimenti giusti ha sempre fatto bene ed è stata protagonista. E' la squadra più pericolosa del campionato, ha dalla sua una continuità di guida tecnica, con un allenatore attuale che è stato collaboratore del precedente, un sistema collaudato, è aggressiva, bada al sodo, gioca con velocità. Ci sono tutti gli ingredienti di una partita molto pericolosa”.

Nessun pensiero - “Non dobbiamo guardare alla classifica adesso, è in continuo movimento, dobbiamo essere concentrati sulla prestazione”.

Qualche dubbio - “Listkowski ha dato un segnale positivo entrando nell'ultimo turno, era indemoniato, domai è probabile parta lui titolare. Cinque sostituzioni sono tantissime, deve essere una risorsa. Non si deve parlare di turn over, ma di alternanza in fatto di energie. Helgason sta crescendo, anche tatticamente è molto più presente, vedremo, se non dovesse partire titolare entrerebbe dopo. Gargiulo è probabile parta dall'inizio: è stato fuori domenica, è nel pieno delle energie e ci tiene molto a questa gara”.

Filosofia - “Noi abbiamo un sistema di gioco, i risultati non sono frutto del caso, ma di un lavoro programmato dall'estate. Ad esempio non possiamo rinunciare agli esterni. Non si tratta di integralismo, il 4-3-3 è quello per cui siamo stati costruiti”.

Scelte difensive - “Calabresi è stato uno degli acquisti più importanti della nostra estate. Ha dato un contributo pazzesco anche professionale, per la crescita del gruppo. Gendrey stava facendo bene, era giusto che giocasse lui nella fase in cui Calabresi ovviamente richiedeva maggiore attenzione per sé. Poi è rimasto con noi e sta dimostrando quello di cui ero già convinto. Non dico che stiamo arrivando alla situazione finale di gettare le maglie in aria e fare la formazione praticamente a caso, ma ci siamo quasi: abbiamo tutti giocatori pronti che adesso come adesso possono offrimi garanzie. Tutti. E anzi chi parte dopo in formazione, dalla panchina, nel finale può essere considerato un elemento più importante di chi inizia la gara”.

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