LECCE - “Fammi vedere il telefonino”: con questa frase un fidanzato geloso ha intimato alla sua ex compagna di mostrarle i contatti e le conversazioni dell'ultimo periodo sul cellulare. Al “no” della sua ex donna l'ha massacrata di botte, schiaffi e pugni, arrivando a lesionarle anche un timpano.

Per questo è finito in carcere un 33enne di Lecce, che in queste ore ha subito la condanna di primo grado a 5 anni e 4 mesi di reclusione per lesioni personali aggravate sia dalla violenza estrema con cui sono state fatte che ovviamente anche dal legame sentimentale che univa i due.

L'episodio incriminato risale all'agosto scorso, in tempi rapidi la giustizia ordinaria è già arrivata a sentenza. Il Pubblico Ministero aveva chiesto 6 anni, sostanzialmente accolta dunque la richiesta dell'accusa anche con la sentenza.