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GOTTI, LA LUNGA INTERVISTA: "salvezza merito anche di D'Aversa. Del futuro parliamo più avanti..."

Le parole del tecnico del Lecce che ha parlato alla vigilia di Lecce-Udinese

LECCE - Alla vigilia di Lecce-Udinese ha parlato ai giornalisti in Sala Stampa il tecnico del Lecce Luca Gotti.

Ecco i contenuti di questa lunga intervista, qui in questa ampia sintesi, sotto nella versione video integrale realizzata allo stadio.

Meriti - “Sarei più lucido se dovessi elencare i demeriti, ma non è questo il caso perché festeggiamo il raggiungimento di un obiettivo per società, persone, staff, squadra, tecnico”.

Pensiero per D'Aversa - “Sono contento per D'Aversa che ha dato 25 punti a questa causa. Questa squadra non è mai stata in zona ‘rossa’. A me è capitata la stessa cosa, non sono riuscito a finire un percorso allo Spezia che non doveva retrocedere per valori, città, appassionati, essere passivo e non poter cambiare le sorti di una cosa che se va a finire male viene associata a te è un qualcosa che ti fa star male anche dal punto di vista umano. D'Aversa ha messo tutto il suo impegno in una piazza che trasmette calore. Sono particolarmente contento per lui”.

Spazio anche a chi ha giocato meno - “Queste sono cose che fanno parte della mia visione ideale, vorrei tanto gratificare alcuni ragazzi. Siamo in A, certo, e regali non se ne fanno, ma premiare qualcuno sarebbe una bella cosa per me. Domani giochiamo contro chi ha ancora un obiettivo assieme a tante altre squadre, con l'Atalanta sarà lo stesso, magari vedremo con il Napoli dopo”.

Futuro - “Restare a Lecce? Non era certamente una vicenda legata alla salvezza. Ho vissuto tante cose in 2 mesi, vissuto un sacco di spunti. Sarà un tema di discussione dal 27 maggio, ho avuto tanta vicinanza, sono tutti elementi che mi porterò dentro quando ci sarà la discussione nelle sedi giuste”.

Snodo decisivo - “Salerno, indubbiamente, che è stata anche la partita dove ho avuto meno possibilità di incidere. Col senno di poi è andata bene, l'avversario era forte e all'ultima spiaggia. E' stata quella vittoria il volano su cui abbiamo costruito qualcosa di importante”.

Modulo - “Il passaggio al 4-4-2 è stato una questione di equilibri, di ricerca dell'equilibrio. Abbiamo cercato delle scorciatoie per condividere principi di gioco comuni al fatto che servissero anche i risultati”.

Il 1° a salvare il Lecce da subentrante - “Ignoravo questa cosa, se ci penso mi avrebbe spaventato conoscere prima questo dato. I record comunque sono lì per essere superati e questo Lecce ha fatto un cammino che l'ha portato a meritarsi questa condizione di essere salvo con tanto anticipo. Ma sono consapevole che il calcio è anche episodi e momenti: se prendiamo gol con l'Empoli le mie scelte non sarebbero state più giudicate come quelle di un vincente. L'aspetto episodico fa anche esso stesso il calcio”.

L'Udinese da ex - “C'è un ovvio tema personale che implica degli aspetti emotivi. A Udine e all'Udinese ho voluto bene. Poi c'è l'aspetto professionale”.

Immagine simbolo - “Il 1° pensiero che mi viene in mente, il 1° fotogramma sono 3 minuti passati con un ragazzo disabile a bordo campo. Mi ha detto delle cose che mi sono rimaste dentro”.

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