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SICUREZZA GABRIEL: "per la prima volta oltre le 80 presenze con un club. Qui sono felice"

Le parole del portiere del Lecce, che oggi si è presentato in Sala Stampa al "Via del Mare"

LECCE - Tocca a lui, al guardiano dei sogni del Lecce.

In conferenza stampa oggi si è presentato al “Via del Mare” Gabriel Vasconcelos Ferreira, il portiere del Lecce che per la prima volta in carriera ha superato le 80 presenze con la stessa maglia. Ecco i temi che abbiamo trattato in Sala Stampa con lui, qui sotto in sintesi, poi anche nella video-intervista disponibile ai piedi dell'articolo.

Condizione fisica - “Sto meglio, dopo un rinvio ho accusato un fastidio, questi giorni di riposo e un lavoro complessivamente più leggero mi hanno permesso di tornare subito in gruppo”.

Squadra - “Non era facile accorciare i tempi, siamo un gruppo nuovo, abbiamo sfruttato al meglio ogni allenamento e ora iniziamo a essere squadra. Certamente mi aspettavo le problematiche che abbiamo affrontato a inizio stagione, l'allenatore ha cambiato tanto rispetto al modo di giocare che avevamo prima”.

Porta imbattuta - “Nel calcio conta vincere, non quante reti si fanno e si prendono. Firmerei per l'obiettivo finale. Se resto trenta volte senza prendere gol ma non raggiungiamo l'obiettivo a cosa serve”?

Traguardi - “Sono contento di essere riuscito a costruire qualcosa a Lecce, sono arrivato a 83 presenze, è la prima volta che resto così tanto in una piazza in carriera. Vivo bene qui, la mia famiglia è felice e io sono felice di allenarmi ogni giorno”.

Leader - “Sì, un po' sento questa responsabilità, ho tante partite e tanti campionati sulle spalle. Quando sono arrivato al Milan dieci anni fa ho avuto grandi uomini nello spogliatoio, mi ricordo che Coppola, un portiere esperto, mi portava a cena a casa sua, mi ha aiutato a entrare nel gruppo. Oggi vedo tanti giovani arrivare e sento il piacere di aiutarli, sono cose che fanno la differenza, per gli stranieri soprattutto”.

Cammino - “Como, Cremonese, Alessandria, sono tutte partite che possono capitare, ma aiutano a crescere. Dobbiamo approfittare di questa sosta, ora, mettere benzina decisiva alla ripresa. Non andava tutto storto all'inizio come non va tutto bene ora, dobbiamo lavorare con equilibrio”.

Stranezze - “Facevo l'esterno destro, però mi piacevano i guanti e vestirmi diverso dagli altri, essere protagonista in campo. Per questo sono diventato portiere”.

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