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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

BRESCIA - Ecco anche per questo turno di campionato le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio..., mi raccomando!

GABRIEL - Certa faciloneria, certa disattenzione non sarebbe tollerata neppure in Prima Categoria. Amnesia disastrosa, affonda il Lecce che già di suo riesce poco a stare a galla. Complimenti. VOTO 4.

RISPOLI - Il primo e il terzo gol sulla coscienza. Non male come bilancio. Corre, corre, corre, ma se ci sono così tanti limiti come fai ad assolverlo? VOTO 4.

ROSSETTINI - Senza Lucioni è chiamato a guidare la nave. Schettino. VOTO 4.

DELL'ORCO - Graziato, fa fallo da rigore che potrebbe far durare ancora meno la resistenza del Lecce. Piede educato, ma se non c'è il resto a cosa serve? VOTO 4.

CALDERONI - Partecipa al disastro in occasione del raddoppio bresciano, anche se con colpe decisamente inferiori rispetto a Gabriel. Prestazione anonima. VOTO 4.

BABACAR - Entra anche lui a barca affondata, forse perchè Liverani con un gol vorrebbe dargli coraggio e carica mentale per il futuro. Riesce a farsi bloccare un tiro in area piccola (un'impresa ai limiti delle possibilità umane) e nel cadere un paio di volte attorcigliandosi sul suo corpo indolente. Buoni almeno gli assist per queste ripartenze del Brescia. VOTO 4.

MAJER - Esce per infortunio, sino ad allora fa solo danni e rifila solo calci. VOTO 4.

FARIAS - Lo mettono a guardia delle pecore quando la stalla è già vuota. Entra a partita finita da un pezzo. Si segnala per qualche buona chiusura, generosa. Non si arrende, almeno... VOTO 6.

TACHTSIDIS - Incapace di risultare adeguato a questa categoria in cui si macinano chilometri a tutta velocità. Umiliato dai passisti delle "rondinelle". VOTO 4.

TABANELLI - Ci mette "garra", almeno quella. Per il resto il centrocampo del Brescia lo fresa come un campo appena bagnato dalle piogge. VOTO 5.

SHAKHOV - Riportatelo nel passato, con Cerezo, Giannini, Berti e Falcao forse farebbe bella figura in un calcio di altri tempi. Gli mancano le basi, ossia il ritmo di gioco, precondizione per misurarsi con il calcio italiano. Probabilmente nei campionati dell'Est Europa o in quello greco si gioca in ciabatte. VOTO 4.

FALCO - Dalle sue parti, a Pulsano, i miracoli li fanno a inizio settembre San Trifone e la Madonna dei Martiri. Lui ogni domenica non può entrare certo per cambiare un Lecce deprimente. VOTO 6.

LA MANTIA - Mai al centro del gioco offensivo, dove dovrebbe stare. Servito poco, male e marcato bene. Ha l'occasione per il gol ma la manca tirando addosso al portiere in uscita. VOTO 5.

LAPADULA - Per una gomitata a Tonali meriterebbe il rosso, per il resto passa la partita a litigare con Balotelli, con l'arbitro e chiunque passi da quelle parti. Giornataccia, ma è il solito sanguigno. VOTO 5.

LIVERANI - Voto che è la bella media tra la prestazione dei suoi e le parole di fine gara, davvero incomprensibili (CLICCA QUI PER RILEGGERLE). Un timoniere non può permettersi di addossare la colpa di una errata navigazione a dei poveri mozzi sul pontile. Non si faccia prendere da manie di grandezza o piagnucolii in stile Conte: qui affondiamo tutti insieme o ci salviamo tutti insieme. Per chi la pensa diversamente c'è la porta aperta: questa società non ha mai obbligato nessuno a essere partecipi del progetto. Chi ci sta ci sta. VOTO 4.

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