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L'INTERVISTA: ricorso Casertana, "occhio Lecce, valide argomentazioni"

Il parere dell'avvocato Cristian Zambrini sull'appello di venerdì

01.03.2016 16:02

LECCE - E' un'altra settimana da vivere con il fiato sospeso in casa Lecce.

Venerdì la Corte Federale d'Appello deciderà in merito al ricorso della Casertana avverso il verdetto del Giudice Sportivo che aveva omologato l'1-1 sul campo di Casertana-Lecce, stabilendo solo un'ammenda di 5mila Euro ai danni della società giallorossa.

Sui possibili scenari che si potrebbero aprire venerdì abbiamo ascoltato il parere autorevole dell'avvocato Cristian Zambrini (FOTO SOTTO), legale leccese esperto di diritto sportivo. Ecco la sua intervista a SoloLecce.it.

Premesse - "Va premesso che mi esprimo in questa sede senza conoscere le motivazioni che saranno argomentate dalla Casertana in sede di appello, strategia che conoscono solo loro, ma in ogni caso, basandomi sulla sentenza del Giudice Sportivo, il club campano potrebbe avere valide argomentazioni per sperare in un 3-0 a tavolino".

Concretamente - "Di fatto lo stesso Giudice Sportivo ha lasciato la porta aperta, chiarendo che il magazziniere Fasano (FOTO SOPRA) non può essere equiparato allo status di un tesserato vero e proprio, anche se aveva preso posto regolarmente nella panchina aggiuntiva di 5 elementi che possono essere inseriti in distinta. Anche nella memoria difensiva del Lecce intravedo una contraddizione: prima si parla di <mera distrazione> nell'utilizzo di Fasano, poi comunque si cerca di equipararlo al grado di tesserato. lasciando intendere una consapevole scelta della società. Ciò si porrebbe in netto contrasto con l'ipotesi della distrazione".

Ammissioni di fatto - "Inoltre lo stesso Giudice Sportivo ammette in sentenza l'errore del Lecce, che di fatto ha comunque dato l'incarico di assistente di parte a persona non tesserata. Questi 2 aspetti potrebbero giocare a favore della Casertana".

Salvagente - "A mio avviso però il Lecce ha comunque una via d'uscita legata a quanto disposto dai regolamenti e dalle norme di funzionamento dell'Organo Tecnico della Can PRO (che designa gli arbitri della Lega Pro): è sotto gli occhi di tutti una negligenza dell'arbitro nella procedura seguita a seguito dell'infortunio dell'assistente. L'arbitro, vista l'assenza di un valido rincalzo anche tra le proposte delle squadre, avrebbe dovuto continuare la partita senza assistenti, esonerando l'unico restante. Il club giallorosso potrebbe quantomeno battere questa seconda strada per evitare la sconfitta a tavolino e chiedere la ripetizione in extremis della gara, per errore tecnico dell'arbitro".

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