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ESCLUSIVO SoloLecce.it. L'INTERVISTA a NOTARISTEFANO: "occhio Alessandria, a Lecce troverai l'inferno"

Parla il doppio ex: abbiamo sentito l'ex calciatore e allenatore dell'Alessandria

MILANO - "Colpaccio" di SoloLecce.it che ha intervistato in esclusiva per voi, in chiave Alessandria, l'ex fantasista del Lecce, calciatore e allenatore dell'Alessandria Egidio Notaristefano. Con lui sveliamo gli ultimi segreti dei nostri avversari di mercoledì alle 20.30 al "Via del Mare".

Ricordi - "Con la maglia del Lecce ho i ricordi più belli della mia carriera. Tra questi le immagini indelebili della festa promozione del 1992/1993, quando tornammo in Serie A alla fine di un campionato che doveva essere di transizione e con tanti giovani. Lo stadio leccese ribolliva di entusiasmo, la città era pazza d'amore".

Alessandria - "Ho avuto anche l'onore e il piacere di vestire la gloriosa maglia dell'Alessandria e di guidarla dalla panchina da allenatore. C'è una società e un progetto serio e ambizioso, con solide fondamenta, destinata a riportare la squadra nel calcio che conta".

Rosa da impazzire - "Pillon ha a disposizione una corazzata. Bocalon e Gonzalez sono gli Higuain e i Dybala della categoria, inutile nasconderlo, possono cambiare da soli le partite, in qualunque momento. Senza dimenticare che alle spalle hanno un centrocampo di qualità e di tecnica, con Iocolano e Sestu soprattutto".

Lecce - "Anche il Lecce è sugli stessi livelli, per questo è davvero un peccato uno scontro così appena ai Quarti di Finale. Con la Sambenedettese ho visto un gran centrocampo supportare la fase offensiva, è un elemento che potrebbe fare la differenza. Poi il cammino di questa stagione parla da solo, i giallorossi fuori casa hanno sempre fatto grandi cose, per questo mi aspetto due grandissime partite".

Ambiente - "Sarà una bolgia, credo che sarà difficile anche comunicare in campo, e questo potrebbe essere un elemento nuovo per l'Alessandria, magari meno abituata a contesti come quelli dello stadio salentino. Al ritorno attenzione comunque al calore dei tifosi piemontesi, che siedono a ridosso del terreno di gioco, attaccati all'azione di gioco. Molte volte da allenatore ho visto calciatori esaltarsi e dare di più perchè sospinti dall'amore e dal calore del tifo dei piemontesi".

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