Editoriali

L'ANALISI, IL "NODO" TATTICO: e Lepore dove lo metto? La nostra lettura

La riflessione tattica reparto per reparto dopo il debutto di Coppa

LECCE - Nel titolo di domenica sera della nostra cronaca di Lecce-Altovicentino abbiamo, crediamo, riassunto efficacemente le prime indicazioni emerse dai 90 minuti di "debutto" giallorosso: si sono visti gol, occasioni, sprechi e incertezze. Sì, anche incertezze, sulle quali Padalino avrà ancora tempo per lavorare. In questo senso anche il banco di prova di Ascoli sarà prezioso.

Le incertezze più pesanti riguardano paradossalmente il reparto migliore della rosa giallorossa, quello difensivo: Gomis è stato sollecitato con i piedi in diverse occasioni, distinguendosi per una percentuale troppo alta di passaggi assolutamente vietati ad ogni portiere: quelli dritto per dritto (in campionato ha intenzione di farci morire d'infarto?). Sono stati 6 i palloni dall'interno dell'area rispediti alla mediana, come è sconsigliato a chiunque in quel ruolo, per evitare la brutta sorpresa di un qualunque intercetto di un avversario a difesa spezzata in due.

Scelta avventata di Gomis, quella di dettare il passaggio troppo per vie centrali? Casualità? Nel prosieguo Padalino farà ricominciare l'azione più volte con la circolazione del pallone sulle fasce laterali, per rischiare meno? Vedremo, di certo c'è che se dobbiamo fare di questo tipo di ripartenza un nostro cliché abitudinario... stiamo freschi. Le coronarie non saranno al sicuro.

In difesa molto bene Giosa, da rivedere Ciancio e Cosenza (lento e macchinoso, sarà questione di scarsa condizione atletica, ha svolto molti allenamenti in differenziato), "compitino" sufficiente per Vitofrancesco.

Ed è qui che in grafica abbiamo isolato il "nodo tattico" di questo Lecce, che per noi è la posizione di Lepore: frenato, quasi costretto a tenersi a bada, il ruolo di interno destro di centrocampo è paradossalmente più problematico da svolgere che quello di esterno basso di difesa o alto di attacco.

Padalino è un tecnico illuminato, che stimiamo molto per quel che gli abbiamo visto fare in ritiro e che siamo certi potrà far fare alla squadra in campionato, però (FOTO SOPRA E SOTTO) siamo altrettanto certi che possa anche valutare una inversione dei due, riconsegnando a Lepore la possibilità di "arare" tutta la fascia, dall'inizio alla fine, approfittando del fatto che Vitofrancesco sa perfettamente interpretare il ruolo di interno destro di centrocampo. Senza contare che per esigenze tattiche o di maggiore copertura il capitano può essere portato anche nel tridente, sempre sulla fascia, quando magari si gioca al cospetto di una squadra più quotata o con un 4-3-3 più coperto, o ancora con un 4-4-2 sostanziale (Fiordilino così rientrebbe anche nei titolari-base, e sarebbe un bene secondo le nostre referenze sul giocatore).

Insomma, ci è sembrato proprio che in qualunque posizione può giocare il nostro capitano, tranne dove è stato piazzato in questa prima uscita...

Davanti si può pensare che Caturano possa fare 40 partite l'anno senza un raffreddore o una squalifica? No, e già l'anno scorso con alternative meno efficaci (Moscardelli con alle spalle nelle gerarchie proprio Caturano e Curiale) il Lecce ebbe modo di soffrire maledettamente l'assenza di finalizzatori. Quest'anno, anche con l'arrivo di Torromino secondo il nostro parere saremmo ancora 1 in meno numericamente. L'alternativa pura, e ripetiamo pura, a Caturano al momento non c'è.

Dopo un'ottima campagna di rafforzamento il DS Meluso non esiti a mettere la ciliegina su un Lecce che (se completato) potrà dire la sua per il 1° posto. Ne siamo convinti.

Commenti

La prima "NOTTE" giallorossa: tutte le foto
Punto abbonamenti: L'INTERVISTA A RICCIATO, "con l'amico o no niente scuse"