News

I TEMI DI UNA CONFERENZA "INFUOCATA": parla la società. Ecco le verità sul mercato

Il resoconto "live" della conferenza stampa che vede dietro al tavolo dei relatori i vertici della società

LECCE - Pomeriggio di “fuoco” al “Via del Mare”, ma non sul rettangolo verde.

Pomeriggio in Sala Stampa con i vertici della società giallorossa che faranno il punto sul mercato appena terminato, sulle scelte che hanno guidato questa società, con molta ma molta carne a cuocere. Si annuncia una conferenza stampa senza peli sulla lingua…

Partecipano all'incontro con i giornalisti il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani, il Responsabile dell'Area Mercato Pantaleo Corvino e il DS Stefano Trinchera.

SoloLecce.it come sempre segue in tempo reale questo appuntamento.

CLICCA QUI PER AGGIORNARE LA PAGINA IN TEMPO REALE.

Alla conferenza stampa partecipano anche il VicePresidente Corrado Liguori e il Direttore Generale Giuseppe Mercadante, che si sono aggiunti al tavolo dei conferenzieri.

Prende la parola per primo il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani.

Chiarezza - “Vogliamo dissipare ogni incertezza, perchè questa estate si è parlato troppo. Concludiamo una fase di crescita del club, con l'abbassamento dell'età media dei tesserati e con l'aumento esponenziale del numero dei calciatori di proprietà. Abbiamo fatto 12 acquisizioni, di cui 10 a titolo definitivo, ma abbiamo operato di fatto su un doppio mercato, arricchendo il settore giovanile di una serie di talenti che arrivano da tutto il mondo e che sono idonei al nostro progetto. Vorrei che questo percorso continuasse senza dubbi e polemiche: la società è convinta di aver allestito una squadra forte, ma in una Serie B estremamente più competitiva di altre occasioni. Molte formazioni di A hanno collocato loro tesserati in B e sono arrivati molti capitali stranieri con nuove risorse. Una strada che noi abbiamo cercato di seguire, abbiamo dato dei mandati, ma in questi anni anche a causa della posizione geografica della città, non abbiamo trovato grandi riscontri. Non viviamo di campanilismo, restiamo aperti alla possibilità che questa società si possa rafforzare, come sta avvenendo in tutta la B. Il Como che abbiamo affrontato domenica è una delle proprietà più importanti d'Italia, che sia chiaro”.

Unità - “Per questo serve un ambiente unito e compatto, invece è stata un'estate complicata, con degli scontri con dei tesserati, scontri che portano a frizioni, davanti alle quali la società si è messa l'elmetto. Dobbiamo tutelare il club. C'è gente che si presenta con le liberatorie per andare via gratis, ma abbiamo resistito a tanti, cercando di riuscire ad avere anche delle uscite a titolo oneroso, laddove ci siamo riusciti”.

Prende la parola il Responsabile dell'Area Mercato del Lecce Pantaleo Corvino.

Ci mettiamo la faccia - “Chi ha delle idee le porta avanti seguendo la propria strada e la propria esperienza. E così mi sono mosso. Abbiamo detto con coraggio che abbiamo un obiettivo triennale e dopo un solo anno ci siamo fermati alla SemiFinale dei play off per un episodio negativo a due minuti dalla fine. Non era il terzo anno ed era solo il primo. A livello giovanile abbiamo compiuto un'impresa tornando nel calcio dei grandi vivai e l'abbiamo fatto in nove mesi. Avevamo detto che dovevamo ringiovanire il parco giocatori e l'abbiamo fatto, mentre al mio arrivo avevo trovato quasi i soli Shakhov, Vera Ramirez, Benzar e Gabriel, mentre tutti gli altri erano già tornati alle rispettive squadre di proprietà. A chiunque sarebbe venuto il mal di testa, io che sono un tifoso del Lecce mi sono rimboccato le maniche. Io voglio arrivare in alto con questa squadra, non mi importa se i ragazzi su cui investiamo arrivino da Vernole, da Campi Salentina o dall'Ucraina. Tutti vorremmo sposarci con la ragazza più bella del paese, ma se sposiamo una ragazza ucraina lo facciamo lo stesso, non ci pensiamo. Voglio gente valida, punto”.

Clima teso, ambiente surriscaldato - “A me non interessano quelli che si divertono dietro le tastiere. Io sono la sentinella del Lecce e non faccio compromessi, quando c'è un pericolo scendo in campo forte, duro. Nessuno si deve permettere di alterare certi equilibri”.

Serie B - “Questa Serie B è tremenda, il Como ha una coppia d'attacco con 4 milioni di Euro di ingaggi lordi, lo sapete? Noi abbiamo fatto una squadra importante, ma pure gli altri. Ora c'è bisogno di tutti, vorremmo avere accanto tutti. Io sono il primo a mettermi in discussione, quando faccio delle scelte c'è un motivo, quando cambio allenatore c'è un motivo. Per me se il Lecce è la seconda peggiore difesa d'Italia dopo l'Entella è una ragione sufficiente per cambiare”.

Mercato - “Sul mercato abbiamo fatto 30 ma non 31…, sono mancate delle uscite. Noi i botti gli avevamo già fatti in grande anticipo, non può passare il messaggio che è mancato il botto, così come non si può far passare il messaggio che non siamo riusciti a dare tutti gli esuberi, perchè non è affatto finita. Stiamo cercando di risolvere i contratti di Benzar e Pisacane, mentre Meccariello e Paganini rientrano in gruppo, su di loro decide il mister, decide il campo”.

Modulo - “La maggior parte dei grandi club giocano col 4-3-3, è un modello riconosciuto. Lo scorso anno tra chi è andato via sono partiti 19 gol, 9 di Stepinski, 8 di Mancosu, 4 di Pettinari e 3 di Henderson, di cui 15 totali su azione. In questa sessione sono arrivate le stesse reti e spiccano le 8 di Gargiulo a Cittadella”.

Singoli - “Chi è arrivato ci sta aiutando. Gallo, Calabresi, Gendrey fanno parte del percorso di crescita di questa società, come Vera Ramirez che ha bisogno di tempo per crescere. Nell'attesa è arrivato Barreca che è stata una buona opportunità. Dermaku non poteva arrivare prima, arriva oggi che rappresenta una possibilità con un margine di rischio. Come per altri arrivi. Se queste opportunità andranno bene avremo fatto ‘bingo’, altrimenti no. Ma un margine di rischio deve esserci”.

Si apre adesso lo spazio riservato alle domande dei giornalisti accreditati alla conferenza stampa. Risponde Sticchi Damiani.

Contenzioso Falco - “E' stato uno dei casi spinosi che abbiamo affrontato. Il calciatore aveva ambizioni elevate ed ha invitato il club più volte a non avere pretese economiche per agevolare il suo trasferimento, mentre noi avevamo proposto addirittura dei rinnovi qualche mese prima che la sua permanenza a Lecce diventasse una ‘querelle’. Il suo passaggio alla Stella Rossa aveva degli step, due sono maturati ma la Stella Rossa non ha pagato ancora il dovuto. Siamo già andati nelle sedi opportune, i serbi sono stati già condannati al pagamento delle somme dovute aumentate delle penali. Una condizione che potrebbe comportare la mancata partecipazione alle coppe europee”.

Riprende la parola ora Corvino per rispondere ad alcune domande.

Mercato troppo straniero? - “Non è vero, sono arrivati 8 italiani su 12, poi due islandesi e due francesi. Certi mercati vanno aggrediti subito, sono arrivati ragazzi che sono protagonisti con alcune nazionali: non siamo andati a prendere degli scappati di casa”.

Mancata terza punta - “Abbiamo scelto di cambiare strategia e salvaguardare un capitale come Rodriguez Delgado. Con il mister, di comune accordo, abbiamo deciso che eventualmente in casi di emergenza ci saranno altre opzioni interne da seguire".

Riprende la parola Sticchi Damiani, incalzato dai giornalisti.

Saldo mercato - “Quel che abbiamo incassato per Henderson è stato utilizzato per Blin, Strefezza e Gargiulo. Le altre operazioni le abbiamo finanziate con una serie di piccoli accorgimenti di bilancio che si svilupperanno nel tempo. Come monte ingaggi siamo scesi del 25% e non abbiamo finito, possiamo migliorare se Corini troverà un'altra squadra e se qualcuno accetterà di rescindere il contratto”.

Riprende la parola Corvino per rispondere a delle domande sulla situazione attuale tecnica del Lecce.

Il nodo del modo di giocare - "Non credo che faccia bene calcio solo chi usa il trequartista. Le nostre idee possono essere criticate, ma le seguiamo. Per esempio abbiamo due calciatori bravi da attaccanti centrali che potrebbero giocare anche insieme, ma in questo modulo uno gioca e l'altro aspetta. I miei risultati migliori li ho fatti con un mediano, a Casarano con Quaranta, a Lecce con Lima, a Firenze con Brocchi, Donadel e Felipe Melo. L'unico anno con il trequartista, D'Agostino, è andata molto male. Per me e per il mister il centrocampo è a disposizione della difesa, la qualità deve stare avanti, in attacco. Fateci fare calcio come crediamo, è certamente utile discutere, ma ci serve tempo per fare il nostro calcio. Quando ho preso Rodriguez Delgado, per esempio, sappiate che l'ho preso convinto di aver preso per caratteristiche il nuovo Icardi”.

Quanto tempo bisognerà aspettare per il miglior Lecce - “L'allenatore ha bisogno di tempo per modificare dei concetti della squadra, per rendere il Lecce a sua misura, più verticale e in velocità. Oggi Baroni ha gli elementi per poter fare questo calcio, chi è rimasto deve capire che stiamo facendo questo tipo di scelte. Non ha la bacchetta magica, ha una squadra che secondo me è competitiva, ma attenzione: lo sono anche gli altri. Tutti siamo a rischio retrocessione, c'è molto equilibrio in alto. Dobbiamo essere più uniti, i fischi sono amore, non sono contestazione. I ragazzi li capiranno”.

Età media - “Ora è di 25 anni, con tutti gli esuberi ancora dentro. Lo scorso anno era di 26 anni. I nuovi arrivi, presi da soli, si fermano a 24 anni”.

Costi - “Per rinnovare il settore giovanile abbiamo speso 650mila Euro tra stipendi e acquisizioni. Il resto del budget è stato impegnato per la prima squadra”.

Torna ad interagire con i giornalisti il Presidente Sticchi Damiani.

Obiettivo sportivo - “C'è stata una riduzione degli ingaggi che fa respirare la società, ma come detto abbiamo incassato e reinvestito tutto. Nonostante questi accorgimenti c'è una perdita di bilancio che speriamo un giorno di chiudere con una super-plusvalenza. I nostri obiettivi quotidiani sono quelli: far crescere il patrimonio societario”.

Calciatore “no vax” - “C'era e c'è ancora nella rosa, è lo stesso di cui abbiamo parlato qualche mese fa. La nostra politica nel club è stata improntata a vaccinare tutti e subito. Non è comunque una vicenda che condiziona le nostre scelte di mercato, sono valutazioni di salute personale, private”.

La conferenza stampa dei vertici societari del Lecce è terminata. Grazie per averci seguito in un numero impressionante…!

Commenti

La situazione: si torna al lavoro. 5 ASSENTI, 2 IN DIFFERENZIATO. Bene BLIN
"FOCUS" 1 - Conferenza stampa. CONFERMATO SOLOLECCE.IT! Con Falco guerra di sentenze e risarcimenti