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L'EX ZEMAN QUESTA VOLTA TIRA UN SILURO: "la Juve espone scudetti revocati? In quello stadio non si dovrebbe giocare"

Il tecnico del Pescara torna sulle vicende di "Calciopoli", con un'intervista che è davvero una "bomba"

PESCARA - Un'intervista che è davvero una "bomba", quella di Zdenek Zeman, rilasciata al "Corriere dello Sport" in edicola oggi. Ecco per i nostri tifosi e appassionati lettori un'ampia sintesi delle parole dell'ex tecnico del Lecce.

Addio di Totti? Costretto - "Totti non ha lasciato il calcio, l'hanno fatto smettere, è diverso. Altri hanno deciso che non serviva più, purtroppo".

Carriera limitata - "Se sono stato penalizzato dalle mie parole sul doping e la Juventus? Il sistema era sbagliato e l'ho solo detto, bisogna sempre essere onesti. Anche chi era con me poi si è schierato con il sistema, pur di salvarsi. Io sono stato penalizzato, è sicuro, ma non mi pento di nulla. Avevo offerte da Real Madrid e Barcellona, ma ho deciso di fare altro. France Football mi ha messo tra i 30 allenatori più importanti della storia del calcio: mi basta".

Juventus - "E' inspiegabile che espongano nel loro stadio gli scudetti revocati. Sarebbe normale se qualcuno intervenisse, se si ripristinassero le regole. Bisognerebbe non giocare, in quello stadio. Io sono uno che rispetta le regole, le sentenze e le decisioni degli altri".

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